L’Anticorruzione blocca alcuni affidamenti a San Pietro Vernotico, l’ex sindaco attacca

SAN PIETRO VERNOTICO – I finanziamenti del Governo per le scuole come “torte da spartire” con affidamenti illegittimi: è questa l’accusa che lancia l’avvocato Pasquale Rizzo,  ex sindaco di San Pietro Vernotico in merito agli affidamenti che hanno interessato nel suo paese i plessi scolastici Don Minzoni e De Simone, oltre alla direzione lavori della costruzione del nuovo cimitero comunale.

“L’Anac, con nota del 24 dicembre scorso, ha dichiarato illegittimi tutti gli affidamenti effettuati dall’attuale Amministrazione Renna per incarichi tecnici negli appalti per scuole e cimitero – dichiara l’avvocato Rizzo – Prima dell’adozione del provvedimento, l’Anac prevede all’amministrazione sottoposta a vigilanza che si giustifichi: ma a San Pietro Vernotico l’arroganza di chi amministra giunge al punto che gli atti sono tanto viziati da contenere già tutti gli elementi per rendere inutile qualsiasi giustificazione o chiarimento per cui è stato direttamente adottato il provvedimento”.

Per l’avvocato, sarebbe emblematica la frase riportata dalla nota dell’Anticorruzione secondo cui ”si rileva la ripetitività del comportamento non coerente con la disposizione richiamata di codesta stazione appaltante”: in altre parole sarebbe grave la ripetitività del comportamento illegittimo del Comune di San Pietro Vernotico.

“In realtà sono molti gli atti illegittimi e contro legge approvati dai tecnici individuati dal sindaco Renna- continua Rizzo – Quelli adottati dall’architetto Resta sono stati di fatto tutti censurati in solo colpo dall’Anticorruzione, si è certi che analogo provvedimento subiranno quelli adottati dal suo collega Delle Donne per lo stesso principio (“artificioso frazionamento”) ma anche per altre gravi illegittimità”. Su questo aspetto, Rizzo entra nel merito. “Ad onor del vero, alcuni atti a firma di Delle Donne non è necessario attendere che sia Anac a dichiararli illegittimi: anche in tal caso risulta dalle stesse ammissioni del tecnico che ha evidenziato i tanti debiti fuori bilancio fatti maturare (come proverebbero gli atti di consiglio comunale del 30 novembre scorso) con affidamenti effettuati. Guarda caso, sempre alle stesse aziende”.

Per Rizzo, “una sola cooperativa amica ha ricevuto affidamenti dall’Amministrazione Renna per 70mila euro circa in soli 6 mesi”, e si pone una serie di domande. “In una delibera si afferma che il servizio oggetto di affidamento sul MEPA non esiste, e nella successiva si fa riferimento al prezzo MEPA. Siamo innanzi ad ipotesi di reato? Siamo innanzi ad un gruppo di soggetti che stanno gestendo la cosa pubblica aggirando, eludendo anzi violando la legge? Io aspetto di leggere, come avvenuto per gli atti a firma dell’architetto Resta, le decisioni Anac o di altre Autorità, poi si faranno con la dovuta calma le valutazioni non solo politiche sull’operato di una Amministrazione che ha redatto un bilancio falso (nei fatti  con la delibera di consiglio comunale del 30 novembre 2015 gli Uffici ed il Revisore dei conti hanno certificato ciò) per fare affidamenti violando la Legge, che ha inviato la Tari il 23 di dicembre, che per coprire i buchi di bilancio creati ha inviato il 28 dicembre 2015 ben 2mila accertamenti per violazioni ICI ma che poi regala a Monteco quasi 600mila euro di somme non dovute per cui il prossimo anno il costo per la tassa rifiuti raggiungerà numeri stellari”.

Secondo Rizzo, far emergere queste irregolarità dovrebbe essere compito dell’opposizione, mentre agli altri spetterebbe dare la giusta valutazione giuridica ai comportamenti. E, in questo frangente, si chiede quale sia il compito dei massimo esponenti del Pd,  l’onorevole Mariano o il consigliere regionale Romano. “Ho letto che Mariano si è scandalizzata perché il sindaco di Brindisi ha elogiato professionalmente il figlio di un consigliere comunale. Al di là della opportunità od inopportunità di determinate scelte (non compete a me valutarle), mi chiedo: è troppo concentrata a guardare i fatti di Brindisi per non  leggere le gravi violazioni di legge poste in essere dall’amministrazione da lei voluta e tutelata?  Non ha mai visto, tutte le volte in cui si è recata nel Comune, il furgoncino della società del Consigliere Comunale del PD parcheggiato nell’area del cantiere del POI energie che riguarda l’efficentamento del Municipio? Eppure Anac ha scritto che bastava leggere le delibere per rendersi conto delle gravi violazioni di legge. Attendo di leggere una loro presa di posizione sul punto e, a tal fine, si facciano consegnare (se non già in loro possesso) dagli amministratori la copia del provvedimento ANAC inviata via pec al Comune, gli atti dell’affidamento dei servizi cimiteriali, per meglio valutare i risultati di una gestione della cosa pubblica vergognosa ed indegna, oltre che, a parere dello scrivente, penalmente rilevante. Ma su questo ultimo punto non è il caso di porre accenti, atteso che lo scrivente, come noto, è solito apporre la firma alle denunce od istanze riguardanti gli atti ritenuti contro legge. Su un atto vi può essere la presunzione di buona fede, sul secondo magari si può applicare un principio di colposa disattenzione, ma quando la condotta è ripetitiva e costante il dolo è innegabile”.

BrindisiOggi

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