Le donne del PRI contro la violenza di genere

INTERVENTO/ Nel giorno in cui si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne pare utile ricordare che sono stati 109 i femminicidi commessi in Italia solo nel corso del 2021. Praticamente uno ogni 72 ore, con una crescita dell’8% rispetto allo scorso anno. Sono obiettivamente una cifra spaventosa, in buona parte riconducibile alle richieste di aiuto non raccolte dalle forze di polizia. Occorre senz’altro rafforzare gli strumenti di prevenzione, dall’aumento dei limiti di pena per le percosse e le lesioni alla procedibilità d’ufficio per questo tipo di reati. Sino all’obbligo di indossare un braccialetto elettronico per quanti sono già stati destinatari di un provvedimento di divieto di avvicinamento. Ma il vero obiettivo da perseguire è quello di promuovere tutti insieme una diversa cultura fatta di relazioni positive fra uomini e donne in cui non ci sia bisogno di prevaricare per valere, né della violenza per dominare. Dopo il periodo difficile degli ultimi due anni dove le misure di contenimento della pandemia da Covid-19 hanno limitato le iniziative pubbliche, bisogna finalmente passare ad organizzare iniziative capaci di dare risposte importanti e significative di cui si facciano promotori anche gli Enti locali ed, in primis, le Amministrazioni Comunali. Si tratta, quindi, di perseguire un duplice obiettivo: tenere alta l’attenzione sulle violenze che le donne sono costrette a subire, spesso di fronte ai loro figli, e allo stesso tempo combattere questo fenomeno atavico della violenza in tutte le sue forme. La violenza affonda le sue radici nei problemi di relazione tra uomini e donne, nei retaggi culturali, negli stereotipi di genere in una visione di possesso da parte dell’uomo nei confronti della donna. Troppo spesso le donne vittime di violenza si sentono sole, convinte che nessuno possa capirle o, peggio ancora, aiutarle. Dovremmo operare tutti insieme per far passare il messaggio a tutte le donne che non è così: porre sotto i riflettori il fenomeno vuol dire abbattere l’omertà e il silenzio spesso collegato a questo problema considerato da sempre un “fatto privato”. Come Movimento Femminile Repubblicano siamo pronte a combattere questa battaglia.

 

La Responsabile cittadina

Lucia De Giorgio

Vice Responsabile

Rita Dell’Erba

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