Le due facce del canile comunale: il sopralluogo dell’assessore e le accuse dei volontari

BRINDISI- Settecentocinquanta cani distribuiti in circa cento cinquanta box ( di norma ne dovrebbero essere ospitati circa duecento), in ogni box da due a cinque cani alla volta a seconda della razza ma soprattutto della compatibilità caratteriale. Da un primo sopralluogo sembra che tutti gli ospiti del canile comunale di Brindisi godano di buona salute. Il cibo loro  non manca  e l’intera area è costantemente pulita da una decina di persone, tra personale operante e volontari. Lo avrebbe costatato l’assessore al ramo Antonio Monetti accompagnato dalla commissione consigliare che ha perlustrato alcune zone del canile dopo l’interrogazione sollevata dal consigliere Massimiliano Oggiano su presunti maltrattamenti agli animali.

La struttura vede anche la presenza di un veterinario che quotidianamente si occupa dei cani affetti da patologie, in questo momento circa una decina sono sotto terapia.

Sulle foto diffuse nei giorni scorsi, foto che ritraggono animali pelle ed ossa, la responsabile si giustifica dicendo: “ Un solo cane ammalato non può raccontare di maltrattamenti su altri settecento quarantanove. Spesso accade che un cane dominante non consenta ad un altro sottomesso di mangiare. E’ difficile controllarli tutti”.

Per quanto riguarda la struttura poi il Comune ha già realizzato un nuovo progetto che prevede l’abbattimento di tutta un’ala costruita abusivamente e la realizzazione di quaranta nuovi box. Costo dell’opera, già finanziata, è pari a 350mila euro.

Ma questa è solo un lato della medaglia, dall’altro c’è la voce degli animalisti volontari che questa mattina durante il sopralluogo sono venuti a bussare ai cancelli del canile chiedendo ragione della sparizione di una decina di cuccioli che a loro dire erano ospitati nella struttura. Non solo a loro dire i responsabili impediscono l’ingresso persino a coloro che avrebbero intenzione di adottare un cane.  Sempre a loro dire gli animali malati verrebbero fatti sparire, questa mattina i volontari hanno chiesto al veterinario di poter vedere i cani sotto terapia, nessuno, pare, abbia voluto mostrarglieli.

Infine sulle foto diffuse in questi giorni, foto che ritraggono gli animali in condizioni discutibili, dichiarano: “ Quelle foto le abbiamo scattate noi, alcuni di questi cani siamo riusciti a salvarli e ad adottarli. Altri restano nascosti chissà dove”.

Sono accuse pesanti che  non hanno trovato riscontro nel sopralluogo di questa mattina ma che loro documentano con una serie di foto che ci mostrano nell’intervista che vi proponiamo.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Io sono una di quelle persone a cui è stata negata la possibilità di accedere al canile per adottare un cane. Oltretutto sono stata mandata a casa dalla reaponsabile che mi ha accusato di essere “portatrice di una malattia” per colpa della quale ho perso il mio primo cane (tre mesi prima di recarmi in quel canile). Devo supporre che si trattasse di una scusa, perché se davvero la responsabile di un canile pensasse questo dovrei ritenerla una incompetente. Morale della favola: ho adottato due cani da un altro canile, il Sanitario di Trepuzzi, dove sono stata accolta, mi hanno fatto entrare, conoscere ed accarezzare i cani. La mia adozione é stata preceduta è seguita da controlli e posso confermare che i responsabili di quel canile fanno di tutto per trovare una casa ai loro ospiti. Che dire? Mai fidarsi dell’apparenza!

  2. I cani sono tutti in buona salute??? Il cibo non manca??? Il veterinario visita QUOTIDIANAMENTE i cani??? Ma stiamo parlando dello stesso canile??? A me non sembra proprio.

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