Le spoglie di Santa Lucia da Venezia a Erchie

ERCHIE – A Erchie si celebreranno dieci giorni dedicati a Santa Lucia, patrona della piccolo centro in provincia di Brindisi. Dal 23 al 2 maggio le spoglie di Santa Lucia, venerata in tutto il mondo, giungerà da Venezia a Erchie. Il Comune offrirà ai pellegrini che si recheranno nella cittadina un servizio gratuito di accompagnamento e guida non solo per comprendere il forte significato spirituale dell’evento ma anche per partecipare alle iniziative collaterali offerte per l’occasione.

Il Sacro corpo verrà esposto solennemente alla venerazione dei fedeli presso il Santuario dedicato alla Santa posto al centro del paese, meta continua di pellegrini provenienti da tutto il Sud-Italia. Nella parte sotterranea del Santuario, infatti, è presente una fonte d’acqua ritenuta miracolosa per gli enormi prodigi testimoniati nel corso dei secoli dai numerosi pellegrini che a piedi giungono per implorare l’aiuto della Santa o per ringraziarLa dei benefici ottenuti e riportando con loro la preziosa acqua custodita nei tipici “milicchi” (anforette). L’amministrazione comunale organizza per ognuno dei dieci giorni di permanenza, numerose attività collaterali (mostre, rappresentazioni teatrali, concerti).

“Una luce mai troppo forte e, sempre, un profumo di mille pietanze preparate con amorevole dedizione. Io, ragazzino, osservavo sul camino acceso, a casa di mia nonna, esposte una accanto all’altra, una dozzina di anforette con scritto S. Lucia e l’anno di riferimento. Erano esposte con orgogliosa ostentazione di fede, simbolo di quei pellegrinaggi “ti li perdunanzi” affrontati all’alba di ogni secondo giovedì dopo Pasqua per 12 km, a piedi, fino al Santuario di Erchie. Un rito tanto ortodosso, per il significato, quanto festoso per la condivisione.
Lo stesso orgoglio della fede che, in altri tempi e in forme leggendarie, la Ragazza siracusana aveva ostentato. La santa, dinnanzi al proconsole Pascasio, contravvenne all’editto di Diocleziano, proclamandosi cristiana. Si cavò gli occhi con le dita, li offrì al suo pretendente che tanto ne era rimasto colpito e lo rifiutò per rispettare il suo voto di castità. Fu uccisa con un pugnale inferto alla gola il 13 dicembre 304.
Nel sec. XI le sacre spoglie della Santa, ritrovate incorrotte, furono traslate da Siracusa a Costantinopoli dal generale bizantino Giorgio Maniace come dono all’imperatrice Teodora. (Una teoria minoritaria vuole come destinazione Metz, in Francia, con passaggio dalla costa jonica salentina, zona di Hercle e Abruzzo).” Da Una storia di fede di Angelo Argese.

Maristella De Michele

 

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