L’interesse pubblico prevale su quello privato, il Tar respinge il ricorso della dottoressa non vaccinata

BRINDISI – Il Tar di Lecce respinge il ricorso del medico non vaccinato che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento assunto dalla Asl di Brindisi e dall’Ordine dei medici nei suoi confronti. La dottoressa dopo la decisione di non sottoporsi alla vaccinazione anti Covid era stata sospesa senza retribuzione dal lavoro con un provvedimento adottato dalla direzione della Asl di Brindisi e successivamente è stata sospesa anche dall’Ordine dei medici. La conseguenza è che non può praticare la professione sino alla fine dell’emergenza sanitaria, prevista il 31 dicembre. Un precedente importante visto che in Italia sono 9mila i sanitari non vaccinati e la legge ha previsto la sospensione senza retribuzione dal lavoro, salvo questi non dimostrino l’incompatibilità con la vaccinazione. La Asl di Brindisi è stata la prima in Puglia a dare seguito alla legge nazionale sull’obbligo vaccinazione anti Covid per i sanitari.
Il medico, difeso dall’avvocato Edoardo Polacco, aveva chiesto l’annullamento di entrambi i provvedimenti. Ma il Tar ha rigettato la sua richiesta. In primo luogo per quanto attiene la sospensione senza retribuzione da parte della Asl, difesa dall’avvocato Francesco Ranieri, il collegio ha sollevato dei dubbi in ordine alla giurisdizione del giudice adito. Ma a parte questo il collegio sottolinea che la dottoressa non ha prodotto alcune elemento concreto a dimostrare l’incompatibilità con l’obbligo vaccinale. Sulla base di questo anche la sospensione decisa dall’Ordine dei Medici è legittima perchè in esecuzione ad una prescrizione di legge. Inoltre nella comparazione degli interessi coinvolti l’interesse pubblico, dice ancora il collegio, si presenta prevalente. La dottoressa può comunque far cessare le sospensione qualora si vaccinasse.
Infine il Tar ha condannato la ricorrente alle spese legali di mille euro, 500 per la Asl e 500 a favore dell’Ordine dei Medici.

La Asl di Brindisi ha sospeso in tutto 15 operatori sanitari non vaccinati, di questi 4 sono medici (un medico ospedaliero, un medico del 118, uno specialista ambulatoriale e un medico veterinario) ai quali si aggiunge un assistente sociale e un tecnico di laboratorio, il resto sono infermieri e oss.

Solo due settimane fa il giudice del lavoro del Tribunale di Brindisi aveva rigettato il ricorso di due infermieri sospesi senza retribuzione. La Asl di Brindisi continua a portare avanti la sua linea dura.

Lu.Po.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*