L’unione Camere civili: “agiremo legalmente contro gli avvocati che promuovono sciacallaggio contro i medici”

ROMA  – L’Unione Nazionale delle Camere Civili (UNCC) agirà legalmente contro gli avvocati che promuovono lo sciacallaggio ai danni di medici e strutture sanitarie in questa emergenza del Coronavirus.
L’Unione Nazionale delle Camere civili, l’associazione maggiormente rappresentativa degli avvocati civilisti italiani, rileva che da più parti è stata pubblicizzata l’offerta di prestazioni legali che ipotizzano colpe professionali da parte del personale medico o delle strutture sanitarie nel quadro della gestione dell’emergenza coronavirus. Simili pubblicità vengono formulate – talora addirittura da imprese commerciali – nel momento più grave della crisi, senza che vi sia alcuna necessità di urgenza, e appaiono quindi inaccettabili. UNCC ritiene, infatti, che ipotizzare di far valere la responsabilità di chi sta affrontando l’emergenza a prezzo di gravi rischi personali (come medici, infermieri e personale sanitario) è uno sciacallaggio che non solo danneggia innanzitutto gli stessi malati, ma che costituisce anche un’azione illecita e ingannevole, nella misura in cui, al fine di accaparrare clienti, pregiudica il decoro dell’intera categoria forense, approfittando del dolore di chi ha appena subito un grave lutto. Tali azioni, peraltro, non prospettano neppure la speciale difficoltà della situazione che stiamo vivendo, che potrebbe rappresentare l’esimente di cui all’art. 2236 c.c.
Per questo motivo, l’Unione Nazionale delle Camere Civili, pur ribadendo l’autonomia e la indipendenza di ciascun Avvocato:
1) stigmatizza il comportamento di quegli iscritti all’Ordine degli Avvocati che abbiano cercato di far leva sull’emergenza per accaparrarsi clienti, in violazione delle regole della leale concorrenza, imposte dalla legge e dal codice deontologico, e li invita ad evitare pubblicità che sono nello stesso tempo indecorose ed ingannevoli;
2) comunica sin d’ora che, se questo non dovesse avvenire immediatamente, agirà ex art. 700 cpc, 2601 e 2043 c.c. contro tutti coloro che avranno formulato tali offerte illecite, al fine di ottenere l’inibitoria dei comportamenti, a tutela del decoro di tutta la categoria forense;
3) invita, infine, le Camere Civili a deferire ai Probiviri eventuali associati che dovessero tenere comportamenti del genere.

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