Luperti: “Preferisco morire piuttosto che avere a che fare con la Scu, Emiliano stavolta lo querelo”

BRINDISI- “Preferisco morire  piuttosto che avere a che fare con la Scu, Emiliano stavolta ha esagerato, ora lo querelo”.

Così risponde Lino Luperti, ex assessore all’Urbanistica del comune di Brindisi, risponde all’ultimo attacco del governatore della Puglia Michele Emiliano.

“Io non sono un mafioso e se lo sono che lo dimostrasse la magistratura- dice infuriato Luperti, la cui storia famigliare è stata riportata da Emiliano in Commissione Parlamentare Antimafia- Emiliano ha distrutto una famiglia. Ho impiegato una vita tentando di scrollarmi da dosso un marchio che invece forse mi porterò chissà ancora per quanto”.

Quando Luperti parla così si riferisce ai trascorsi del padre, Antonio Luperti, esponente della Scu, assassinato dal pentito Vito Demidio nell’ambito di una faida.

Lino Luperti ha sempre cercato di scrollarsi questa pesante eredità, un nome che inevitabilmente viene associato alla criminalità, lui però , lo premette anche Emiliano, ha la “fedina immacolata”, ma poi lo stesso Emiliano insinua infiltrazioni mafiose.

“Ricordo che ancora prima delle primarie incontrai Emiliano a casa di Fabiano Amati- racconta Luperti- Emiliano mi abbracciò . Oggi non solo mi rinnega ma mi accusa di un fatto gravissimo ed io oramai sono stanco”.

Luperti con la sua candidatura porta al Pd 1000 voti, il primo degli eletti, e consente al Partito Democratico di governare ed essere il primo partito di maggioranza.  Dopo tre anni Emiliano si ricorda che Lino Luperti è figlio di un boss.

“Emiliano con il suo intervento non ha umiliato solo me e la mia famiglia ma anche l’intera città di Brindisi- aggiunge ancora Luperti- Ha definito Brindisi mafiosa, dice che ora vuole riprendersela, vuole scatenare l’inferno….ha fatto tutto solo”.

“ Sono stato zitto sino ad ora- conclude Luperti- Ma io ora sono stanco, io mi assumo le mie responsabilità, tutti in casa mia si assumono le proprie responsabilità. Ora deve farlo anche lui. Lo querelo”.

Lucia Pezzuto

2 Commenti

  1. E’ evidente che Emiliano, dopo essere stato uomo della giustizia, si è ben compenetrato nella parte di uomo della politica.

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