Mancata rappresentazione della Passione, Epifani: «Dispiace, spero in un futuro di investimenti più oculati»

BRINDISI – «Sono molto dispiaciuto dall’aver constatato che la “drammatizzazione della Passione”, anche quest’anno, non si sia svolta a causa della mancanza di fondi. Sono sempre stato molto legato, sin da quando ero presidente della circoscrizione Commenda, a tale manifestazione, tanto da ritenere opportuna una tangibile collaborazione alla riuscita dell’evento». Questo il commento di Giampiero Epifani, portavoce cittadino del Nuovo Centro Destra, sulla vicenda dell’assenza della rappresentazione religiosa dovuta alla mancanza di risorse.Giampiero Epifani

«Inizialmente, si svolgeva nelle vie del quartiere Commenda – ricorda Epifani – con grande partecipazione della cittadinanza e, con il passar degli anni, grazie alla disponibilità di Don Peppino e alla totale abnegazione di Jenny Ribezzo e della compagnia stabile Amici del teatro, si è trasformata, in otto anni, in un evento che ha coinvolto l’intera città, vista la sempre maggior presenza di fedeli. Anche quando si è allargata per le vie del centro, la manifestazione ha registrato una partecipazione non solo di brindisini che attendevano con ansia un rito che li catapultava nel periodo pasquale ma anche di un pubblico che arrivava dalla provincia e oltre». Il portavoce di Ncd, ricordate le passate edizioni ricche di successo e coinvolgimento, si rammarica dello stato attuale delle cose che vede l’evento ai margini, tanto da essere ritenuto superfluo da chi ha il compito di organizzare i riti della Settimana Santa.

«Numerosi ma vani sono stati gli appelli rivolti a chi ne avesse competenza e ai singoli benefattori di contribuire con poco a portare avanti questo straordinario progetto cristiano, con l’inevitabile delusione di chi, per anni, vi ha investito anima e cuore». In conclusione, il portavoce di Ncd, augurando buna Pasqua a tutti, auspica che ci sia una svolta nella pianificazione di tutto quello che potrebbe rappresentare un ritorno in termini di turismo, religioso e non solo, per la città, contrastando così la barbarie di alcune recenti storie di cronaca che certo non giovano a Brindis e alla sua popolazione. «Probabilmente, questo mio scontento non si allinea al pensiero di tutti. Ci sono, sicuramente, tanti problemi nella nostra bella e cara città, la mancanza di un lavoro in primis per i giovani e per chi, con famiglia a carico, lo ha perso da poco e, di conseguenza, questi possono sembrare problemi futili. Ritengo, invece, che pensare a nutrire i nostri buoni sentimenti potrebbe non farci assistere a eventi cruenti come le immagini orride di quel gattino che ha invaso il web e che non ci ha portato un bel ritorno d’immagine. Buona Pasqua, quindi… E che il 2015 ci veda più proiettati verso investimenti oculati!».

BrindisiOggi

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