Marco Paolini al Verdi racconta Gallileo

BRINDISI- Il grande Gallileo raccontato da Marco Paolini. Martedì 11 febbraio , ore 20.30, sul palco del Nuovo Teatro Verdi arriva «ITIS Galileo», l’approfondimento sul padre della scienza moderna scritto  da Marco Paolini e dal drammaturgo Francesco Niccolini.

Quest’opera  non approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia di Galileo Galilei e del Seicento, ma indaga sulla discussione a tre fra fede, ragione e superstizione.

Il titolo. «Per i più Galileo è lo scienziato del cannocchiale, dell’abiura – dice Paolini -, per noi è molto di più e abbiamo pensato a questo allestimento proprio per cercare di far capire al pubblico il suo spessore intellettuale. La chiave sta nel titolo: ITIS sta per Istituto Tecnico Industriale Statale, come a dire che io la prendo bassa, non dal liceo, e per spiegarla a me scelgo parole e modi che tutti riescono a capire».

Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema, per gli altri soprattutto. Parte da questa considerazione il lavoro che Paolini e Niccolini hanno dedicato alla figura di Galileo. Il fondatore del pensiero scientifico, quello che Calvino considerava «il più grande scrittore della letteratura italiana di ogni secolo», infatti, appare agli occhi dei contemporanei come un grande divulgatore dei propri studi, ma soprattutto come una mente che rimane aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parla di Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: sarà una questione di iconografia, ma forse è anche perché si capisce che lo scienziato non si mette mai in pensione con la testa. Anzi, le scoperte più importanti le raggiunge dopo i sessant’anni. Galileo vive quattrocento anni prima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidità di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riaprire il confronto con quel passato. L’obiettivo di Marco Paolini con questo spettacolo teatrale è di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare, arrivare a una situazione in cui il pubblico non sia seduto tranquillo, sapendo di dover fare lo spettatore e basta. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un “minimo comune e multiplo”.

Le domande. Ecco allora gli interrogativi che sorgono nel chiamare in causa Galileo. La ragione ha perso appeal? La scienza ha deluso? Una morale laica non esiste? La riflessione attraversa la biografia e la genialità di Galileo che, in mezzo a mille “resistenze”, ebbe la forza di guardare oltre. Percepiva uno stipendio da fame, 60 scudi all’anno per mandare avanti una famiglia numerosa, è stato «il primo precario della storia», eppure questo non gli impedì di formulare una rivoluzione e scrivere il libro che la dichiarava: tutto ruota intorno al Sole.

Anche per «ITIS Galileo» la Fondazione Nuovo Teatro Verdi propone la promozione del biglietto a 10 euro per un numero massimo di venti posti, messi a disposizione, fino a esaurimento, il giorno dello spettacolo (apertura botteghino dalle ore 11 alle 13 e dalle 19.15).

Il prezzo speciale di 10 euro è riservato anche a tutti i genitori degli studenti che parteciperanno allo spettacolo e che andranno al botteghino il giorno stesso con il biglietto del proprio figlio.

Si comincia alle ore 20.30

Durata: 130 minuti più intervallo

Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it e tel. (0831) 229230 – 562554

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*