Marino: “Primo passo sull’Alfonsino ora mettiamolo in rete e creiamo lavoro”

BRINDISI- “Dopo il traguardo raggiunto con lo stanziamento dei 5milioni di euro per ristrutturare il castello Alfonsino bisogna pensare al suo rilancio”. Questo il proposito del candidato sindaco del centrosinistra Nando Marino.

  “Accolgo con soddisfazione la notizia dell’inserimento di Forte a Mare e del Castello Alfonsino tra le opere finanziate con il PON “Cultura e sviluppo”- afferma Marino-. Finalmente un punto di inversione rispetto al degrado e all’abbandono della struttura si ritrova da tempo. Mi auguro che il castello torni a vivere in un ampio percorso di promozione e di rilancio del sistema difensivo del Salento. Ma mi piace pensare che questo sia solo il primo passo verso la completa ricucitura del castello nel sistema città. Anche i POR Puglia sono improntati al format della rete, e il castello potrà beneficiare di ulteriori interventi per connettere l’offerta e i contenuti, linea che governa le nuove risorse comunitarie. In ogni caso, bisognerà proseguire nell’azione sinergica con la Soprintendenza per i Beni Culturali per fare in modo che il bene sia collegato anche allo scenario dei castelli in terra di Brindisi”.

“Il prodotto culturale si costruisce – ha concluso il candidato del centrosinistra – inserendo il bene in reti e circuiti. Il nostro passato deve splendere fino a diventare una opportunità di lavoro per i brindisini: nuovi servizi culturali, nuovi servizi turistici sono un’occasione unica per aumentare il numero dei visitatori e la permanenza media dei turisti. La nostra idea si ispira al recupero delle domus romane di Palazzo Valentini a Roma, dove è stato costruito un prodotto culturale che coniuga storia e narrazione, turismo e innovazione. Le domus valgono un’occasione di visita e di viaggio, altrettanto dobbiamo fare noi con il nostro castello”.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. Sig. Marino,se continuerà a girare con la macchina, non si accorgerà mai di quanto è sporca e infestata da erbacce la nostra città.
    Siamo gli abitanti più infelici d’Italia.Il Suo impegno politico deve essere quello di ridurre l’elevato tasso di infelicità presente nella popolazione di Brindisi.

    Non si ponga obbiettivi che inevitabilmente non potrà mai raggiungere.Pensi ai tanti edifici inabitati e inutilizzati presenti sul territorio di Brindisi, al Cesare Braico da riqualificare al suo interno,ai tantissimi venditori ambulanti abusivi, alle decine di extracomunitari che affollano da tempo immemorabile semafori, parcheggi, negozi, ecc.

    L’elenco delle cose da fare non finisce qua.

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