Nella seaty city niente sconto in bolletta per i disabili

INTERVENTO/ In una città in cui tutto pare essere diventato “seaty” non è stato istituito alcun servizio per consentire ai disabili affetti da grave malattia o che necessitano dell’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento di accedere al bonus elettrico previsto già con un Decreto del Ministero della salute del lontano 2011 ma ulteriormente incrementato dalla Legge di bilancio per l’anno 2022.

La norma prevede, infatti, che la domanda vada presentata al Comune di residenza ma sembrerebbe che gli uffici comunali preposti non ne siano a conoscenza.

Ho pertanto presentato una apposita interrogazione consiliare con cui chiedo di sapere: qual è l’Ufficio preposto a ricevere le domande per accedere al bonus elettrico e se gli Uffici sono a conoscenza dell’esistenza di tale bonus e se sono stati messi nelle condizioni di accogliere le domande; quale è la procedura prevista per presentare la domanda conformemente alle previsioni di legge presso il nostro Comune; se i CAF abilitati o gli Enti designati dal Comune di Brindisi sono a conoscenza del bonus elettrico – disagio fisico e sono stati messi nelle condizioni di accogliere le domande; quali sono i CAF abilitati o gli Enti designati dal Comune di Brindisi presso cui è possibile fare la domanda.

Mi sembra davvero assurdo che in contemporanea con l’aumento indiscriminato del costo dell’energia elettrica che si sta riversando sulla già fragile situazione economica di numerose famiglie non venga adeguatamente pubblicizzato tale bonus elettrico che potrebbe rappresentare una risorsa preziosa tanto per il disagio fisico quanto per quello economico.

Mi auguro che l’Amministrazione si attivi da subito per dare risposta alle richieste dei tanti nuclei famigliari della nostra città al cui interno vi sono persone affette da grave disabilità o che devono fare ricorso all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali senza attendere i tempi lunghi della risposta in Consiglio Comunale alla mia interrogazione, che ho comunque richiesto.

 Il Capogruppo PRI

(Gabriele ANTONINO)

 

 

 

 

 

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