Neonati con malformazioni cardiache, il “caso Brindisi” al congresso nazionale di Epidemiologia

BRINDISI- Anomalie congenite dei neonati a Brindisi, lo studio all’attenzione del congresso nazionale dell’Associazione italiana di Epidemiologia che si svolgerà a Roma dal 4 al 6 novembre. La relazione sarà illustrata da Emilio Gianicolo, del Cnr di Lecce, ricercatore all’Università di Medicina di Mainz in Germania.

Lo studio è stato redatto dal primario della Neotologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, Giuseppe Latini, e da Emilio Gianicolo con la sua equipe del Cnr di Lecce.

 La ricerca. Negli ultimi anni si è osservato un crescente interesse scientifico circa i potenziali effetti prodotti sul feto e sul neonato dall’esposizione materna ad inquinanti atmosferici. In particolare, in letteratura si osservano associazioni tra alcuni inquinati presenti in atmosfera e la mortalità infantile, il basso peso alla nascita, la nascita pre-termine e le anomalie congenite (AC). Un recente studio ha mostrato una prevalenza in eccesso di anomalie congenite a Brindisi, città inclusa in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale, rispetto ai restanti comuni della provincia e al pool dei registri europei.

 Studio. Studiati i bambini nati a Brindisi dal 2001 al 2010, tra esposizione materna a SO2 e a polveri totali sospese (TSP) e le anomalie congenite considerate nel complesso, le anomalie del cuore  e i difetti del setto ventricolare. Sono stati presi in considerazione casi di neonati fino a 28 giorni di vita, nati da madri residenti a Brindisi e dimessi con una diagnosi di anomalie congenite.

Risultati. Nell’area indagata  la ricerca ha riportato come risultato che l’esposizione materna a SO2 è associata ad un incremento di rischio di anomalie congenite al cuore  e difetti del setto ventricolare.  I casi e i controlli sono stati appaiati a livello individuale per sesso, per un indicatore di deprivazione socio-economica e per anno di inizio della gravidanza. A ciascun soggetto nello studio sono stati assegnati i valori di concentrazione media e il 90° percentile delle medie giornaliere misurate nelle settimane di gestazione dalla terza all’ottava.

L’esposizione è stata considerata sia come variabile continua sia come variabile divisa in 3 categorie (bassa, media e alta esposizione). È stato calcolato il test di Wald per il trend.

Risultati sono stati considerati nell’analisi 189 casi di anomalie congenite, di questi 81 sono stati i casi con anomalie congenite a cuore e 44 con  difetti del setto ventricolare . Le concentrazioni degli inquinanti sono generalmente più alte tra i casi rispetto ai controlli, con differenze maggiori che si riscontrano tra le anomalie al cuore. I modelli con variabile di esposizione continua mostrano incrementi di rischio che tuttavia non sono statisticamente significativi. Al contrario, l’esposizione materna al 90° percentile della distribuzione di SO2 è risultata associata alle anomalie cardiache.

Questi  risultati portano i medici ad un’unica conclusione quella di  una  necessaria sorveglianza epidemiologica in terra di Brindisi, dove al momento salvo questa ricerca non è vi null’altro. Tabula rasa.

 Lucia Portolano

2 Commenti

  1. Siccome non sapevo cosa fosse, sono andata a leggermi qualcosina in merito al SO2:

    “Il biossido ed il triossido di zolfo (SO2 ed SO3, indicati con il termine generale SOx), sono i principali inquinanti atmosferici a base di zolfo. La principale fonte di inquinamento è costituita dalla combustione di combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio)…”
    (Fonte: Wikipedia)

    Sicchè… 2+2= No al Carbone

  2. Come sempre un grazie a Lucia Portolano per informare con puntualità su questi temi. E per il “tabula rasa”…..rende perfettamente le risposte che otteniamo…..IL NULLA!!!!!

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