Niente più nomi dei multati sul sito del Comune, lo stabilisce il Garante

BRINDISI- Non si possono pubblicare sul sito del Comune i nomi dei cittadini multati per violazione del codice della strada. Lo stop arriva dal Garante della privacy dopo che il Comune di Brindisi aveva pubblicato sull’albo pretorio i dati sensibili di alcuni cittadini che erano stati multati dalla polizia municipale. I fatti risalgono a dicembre 2012 quando l’Adoc, a tutela dei consumatori, aveva chiesto all’amministrazione comunale la rimozione dei dati personali, e successivamente, il presidente provinciale  Giuseppe Zippo,  ha informato il Garante dell’accaduto. A distante di sette mesi è arrivato il parere dell’ufficio romano a firma del dirigente Claudio Filippi,  che ha riscontrato la condotta dell’ente comunale non conforme alla disciplina applicabile e si è riservato di verificare i presupposti per contestare la relativa violazione amministrativa con una eventuale sanzione.

Il Comune aveva pubblicato sul sito verbali integrali con nome, orario in cui era stata comminata la multa, targa e luogo, di decine di automobilisti indisciplinati. I cittadini aveva sollevato numerose lamentele,  rivendicavano il diritto alla privacy, in loro difesa è sceso in campo l’Adoc.

 Il Comune, con una nota a firma del capitano della polizia municipale Giancarlo Prezzemolo ha giustificato questa prassi citando le norme del codice di procedura civile, che prevede in estrema ratio questa possibilità nel caso in cui fosse sconosciuto il domicilio, la dimora e la residenza del cittadino al quale deve essere notificato l’atto. Dall’altra parte lo stesso Prezzemolo dice di aver provveduto alla pubblicazione, che in questo caso valeva da notifica,  per le inadempienze della concessionaria di riscossione dei tributi comunali al fine di perfezionare le procedure di notifica della sanzione. Insomma una maniera per  non far perdere i soldi al Comune, creando un danno erariale.

Prassi adottata da quasi tutti i Comuni d’Italia, ma dopo il parere del Garante qualcosa cambierà, la vicenda Brindisi farà da precedente.. Nello specifico il Garante non assume alcun provvedimento nei confronti dell’ente comunale, ma nello stesso tempo scrive: “Pur non avendo riscontrato una condotta non conforme alla disciplina applicabile, in quanto la pubblicazione sul sito web istituzionale dei verbali di violazione del codice della strada contenenti dati personali non essendo prevista da alcuna norma di legge o di regolamento, ha provocato una diffusione di dati personali in assenza di un idoneo presupposto normativo, non promuoverà l’adozione di un provvedimento prescritto nei confronti del Comune di Brindisi”. Però si riserva di verificare una possibile sanzione

Lu.Po.

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