Nuova crisi politica a Mesagne? Matarrelli chiede la verifica

MESAGNE-«L’onorevole Toni Matarrelli conosce bene le dinamiche e le reazioni che un post su Facebook, candidamente pubblicato tra una canzone e l’altra, può innescare a livello cittadino e ne fa ampio utilizzo anche quando le ragioni della buona politica consiglierebbero maggiore prudenza. Una prudenza dettata dalla stessa dignità istituzionale che chiama in causa quando analizza le scuse che un primo cittadino ha sentito il dovere di rivolgere a un consigliere». Franco Scoditti, sindaco di Mesagne, si rivolge così al deputato, suo concittadino, di Sel in merito alla vicenda delle scuse che il primo cittadino ha rivolto a un consigliere d’opposizione, Domenico Magrì del movimento Nuova Italia Popolare, dopo l’infuocata assise del 28 maggio scorso.

Scoditti si era rivolto a Magrì imputandogli fatti che, dopo un controllo effettuato dallo stesso sindaco, si sarebbero rivelati non riconducibili al consigliere di Nip. A fronte di questo, il sindaco si è rivolto a Magrì scusandosi pubblicamente per le accuse rivoltegli. Finita qui? Certo che no! A questo punto entra in gioco Facebook, strumento che vede aumentare la propria forza comunicativa giorno per giorno, e l’onorevole Matarrelli che, riferendosi a un articolo apparso sulla stampa locale che riprendeva la vicenda delle scuse, ha scritto sulla sua bacheca, esternando il suo pensiero sulla questione: «Leggo i quotidiani locali e mi vergogno un po’». Nella sezione dedicata ai commenti, poi, Matarrelli spiega: «Mi riferivo alla vicenda che vede il sindaco di Mesagne scusarsi con un consigliere d’opposizione, la qual cosa mi faceva riflettere su quanto le nostre istituzioni locali siano scese in basso». Quest’affermazione affidata alla piazza virtuale dal deputato vendoliano ha scatenato le reazioni del primo cittadino e del movimento di cui il consigliere Magrì fa parte, in un insolito asse trasversale contro l’onorevole di Sel. «Il mio invito a Matarrelli – scrive Scoditti – è di chiarire pubblicamente quanto ha dichiarato. Almeno riporteremo la discussione su un terreno familiare per entrambi. Avrò anche modo di cogliere fino in fondo il senso e la portata di tale “vergogna” confidata on line».

Rimane online, invece, la reazione di Nip. «Invitiamo l’onorevole Matarrelli a non lasciarsi andare a esternazioni politicamente insignificanti. Non trovi alibi per manifestare la sua insofferenza e il suo imbarazzo, insieme a quelli dei suoi referenti locali, a stare in una coalizione di governo cittadino di cui non condivide più nulla. Se tale insofferenza fosse sincera, la compagine di Sel dovrebbe disimpegnarsi ma nella prova dei fatti, invece, preferisce subire passivamente la politica del Pd, non fosse altro per rimanere ben saldi alle comode poltrone». Nip, quindi, la butta in politica. Terreno sul quale Matarrelli raccoglie la sfida, rilanciando con il suo intervento da Roma. «Non entro nella polemica, perché non mi appartiene – dice il deputato – Il mio intervento su Facebook non voleva entrare nel merito della questione ma sottolineare che, mentre ci sono problemi ben più grossi, si discute di argomenti che, di questi tempi, non dovrebbero appassionare più di tanto. Per questo inviterò il sindaco a una riflessione ben più profonda e generale sull’andamento del governo cittadino. Bisogna capire – spiega Matarrelli – se il centrosinistra di Mesagne, così com’è, funziona ancora. Questa deve essere una riflessione seria e globale, non un processo con imputati e giudici. Tutti insieme dobbiamo chiederci, onestamente, se questo centrosinistra serve ancora a qualcosa alla città».

Maurizio Distante

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