Offese sessiste alla sindaca, le donne del consiglio comunale: “E’ un insulto per tutte”

BRINDISI- Offese sessiste nei confronti della sindaca di Brindisi, Angela Carluccio, le donne del consiglio comunale intervengono: “Sono offese che colpiscono tutte le donne che si impegnano nella vita pubblica e sociale della nostra comunità”.

Pubblichiamo di seguito la nota congiunta a firma di Tilde Tau, Marina Miggiano, Iolanda Guadalupi, Tiziana Martucci, Emanuela Napolitano, Francesca Scatigno, Maria Greco, Marika Rollo e Mary Romanelli.

“La Sindaca, più volte in questi mesi, è stata vittima di offese sessiste e pregiudizi che non hanno ovviamente nulla a che vedere con il suo ruolo istituzionale ma che spesso partono addirittura anche da chi ricopre ruoli politici.

Si tratta di offese che colpiscono non solo lei, ma tutte le donne che si impegnano nella vita pubblica e sociale della nostra comunità.

Ancora una volta, e siamo in pieno XXI secolo, la Donna viene identificata non per le sue competenze o il ruolo che ricopre, ma valutata ed etichettata secondo un metro sessista.

Questo non solo offende le donne, ma anche buona parte degli uomini (e per fortuna non sono pochi) che riconoscono nelle donne capacità, autonomia, professionalità e soprattutto parità di considerazione.

Siamo fieramente donne e pretendiamo di essere valutate e considerate per ciò che siamo e ciò che facciamo. E non tollereremo ulteriori atteggiamenti sessisti nei confronti della Sindaca o di ciascuna di noi”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Condivido pienamente il contenuto della nota e ad essa mi associo. Però, da antipaticissimo Pierino e da intollerabile polemico, vorrei fare una piccola domandina provocatoria ( così si dice, quando la domanda dà fastidio e/o colpisce nel segno e/o non è allineata con l’ideologia del politically correct e del buonismo imperversante): dove si trova , dove è allocato, dove è disperso tutto questo “sacro” ( e legittimo) spirito di difesa dei sacrosanti diritti della donna , della sua dignità e parità quando, per esempio, per strada si vedono delle povere disgraziate con un velo sul volto ( magari nero funereo), con un velo che ricopre tutto il capo, che si legge sulle cronache di donne ( mogli e figli e sorelle) che vengono massacrate di mazzate, bruciate vive, stuprate ( anche a 10 anni) e chi più ne ha più ne metta , solo perchè volevano vivere “all’occidentale” , volevano essere come tutte le altre donne, volevano vivere in LIBERTA’ e DIGNITA’ ? E sto parlando di cose che accadono qui in Italia, nella cosiddetta “culla del diritto” nella patria della costituzione “democratica ed antifascista”, non in terre lontane. Non ho mai udito NULLA da parte delle nostrane “suffragette”,nessuna reazione, silenzio tombale, anzi silenzio ASSORDANTE. Come mai, eh? Paura, oppure connivenza & convenienza?

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