Dopo oltre 40 anni un nuovo piano regolatore per il porto di Brindisi, costituito l’Ufficio di Piano con l’Università

BRINDISI – Il Porto di Brindisi dopo oltre 40 anni avrà un un nuovo piano regolatore.  L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha avviato il processo di formazione del Piano Regolatore di Sistema Portuale, il documento integrato e strategico di sviluppo, nel medio-lungo periodo, dei cinque scali del sistema quali gateway di distretti logistici complessi che comprendono i retroporti, gli inland terminal di riferimento e le relative reti di trasporto. L’ultimo piano regolatore del porto di Brindisi risale agli anni 1975 con la variante del 2006.

“In attuazione delle innovazioni introdotte dalla Legge di Riforma dei Porti- si legge in una nota diffusa dall’Autorità di sistema – il Piano si comporrà di due livelli: un documento di pianificazione strategica di sistema, che definirà gli obiettivi di sviluppo e i contenuti sistemici di pianificazione; e un documento composto dai Piani Regolatori Portuali dei singoli scali, che avrà contorni esclusivamente programmatici”.

L’elaborazione del documento di pianificazione strategica di sistema sarà effettuata dal neo costituito Ufficio di Piano, composto da professionalità interne all’Ente portuale che si occuperanno della stesura dei quadri conoscitivi, e da figure designate dal Politecnico di Bari che effettueranno valutazioni di fattibilità tecnico economica delle scelte pianificatorie sottese alla strategia di piano.

La proficua collaborazione scientifica tra l’AdSP MAM e il Politecnico di Bari è stata suggellata da un accordo attuativo approvato di recente dal presidente Ugo Patroni Griffi e rientrante nell’ambito dell’accordo quadro stipulato nell’ottobre dello scorso anno.

Tra i principali obiettivi del documento– commenta il presidente Patroni Griffi- c’è l’individuazione e la perimetrazione delle aree destinate a funzioni strettamente portuali e retro – portuali. La pianificazione dello sviluppo di un porto non può prescindere da una strutturata integrazione e interconnessione con il tessuto urbanistico locale –  conclude il presidente. Solo così riusciremo a coniugare i diversi interessi ad esso sottesi, primo fra tutti quello della sostenibilità ambientale e della tutela delle acque costiere.

L’Ufficio di Piano sarà coordinato dal direttore del Dipartimento Tecnico Francesco Di Leverano, responsabile scientifico sarà il professor Leonardo Damiani, designato dal Consiglio del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico.

BrindisiOggi

 

1 Commento

  1. su SENZA COLONNE di oggi 5 agosto 2018 appare l’articolo a firma di GianMarco Di Napoli: PUNTA TERRARE LA LENTE DELLA PROCURA SULL’AUTORITY….cosa ne pensa l’autorità di sistema?

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