Omicidio di Perugia: aggravante della premeditazione, bimbo in affido ai parenti, le esequie a San Donaci

PERUGIA – Francesco Rosi, il marito di Raffaella Presta, l’avvocato 40enne morta dopo un colpo di fucile da caccia all’inguine sparato dal coniuge che avrebbe confessato l’omicidio, è in cella di isolamento, nel carcere di Perugia guardato a vista.  Sull’uomo, penderebbe l’accusa di omicidio con l’aggravante della premeditazione, dei futili motivi e ella crudeltà. Domattina (27 novembre) avverrà l’interrogatorio di convalida dell’arresto, intorno alle 10.30 nel carcere perugino.

Per il figlio della coppia, un bambino di sei anni e mezzo, che sarebbe stato presente in casa al momento dello sparo foto omicidio prestama che non avrebbe visto la scena del delitto, si profila un affidamento temporaneo, ma sarebbe ancora da stabilire il parente che dovrà tenerlo in custodia.

L’omicidio di Raffaella Presta ha gettato nello sconforto San Donaci, la sua terra d’origine. La donna aveva lasciato la provincia di Brindisi per studiare in Umbria, scegliendola anche per la professione. A San Donaci vivono ancora molti suoi parenti, tra cui i genitori.

Il Comune, intanto, ha reso noto un messaggio di vicinanza alla famiglia. “L’Amministrazione Comunale di San Donaci si stringe intorno alla Famiglia Presta per il terribile lutto che li ha colpiti. Proprio nel giorno in cui tutto il mondo manifestava contro la violenza sulle donne una nostra concittadina, giovane donna, moglie e madre, è stata strappata alla vita per mano della persona di cui aveva più fiducia. Rimaniamo increduli e in silenzio, con il cuore pieno di lacrime. Riposa in pace cara Raffaella”.

La salma della donna è ancora a disposizione della magistratura, poiché domani dovrebbe avvenire l’esame autoptico. Una volta conclusi gli accertamenti, il corpo di Raffaella Presta sarà pronto per i funerali, che avverranno a San Donaci. Raffaella tornerà nella casa in cui è cresciuta, in via Frassanito, dalla madre e dal padre, ex carabiniere. Ad accoglierla ci saranno anche la sorella gemella, il fratello e tutti i parenti e gli amici che aveva lasciato qui e che la ricordano come una donna simpatica, elegante e discreta. Insieme a loro, si deciderà se allestire la camera ardente in comune o se lasciarla per gli estremi saluti, nella casa natale.

Foto corriere.it

A.P.

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