Ospedale Perrino in emergenza: mancano medici e posti letto

BRINDISI– In due anni l’Ospedale Perrino di Brindisi ha perso oltre 300 unità, di queste 85 sono medici e 164 personale sanitario vario, in pratica almeno il 10 % dell’organico è stato ridotto. Sono gli effetti del piano di rientro adottato dalla Regione Puglia, nonostante questo nel nosocomio brindisino come in tutti presidi ospedalieri del territorio, si continua a dare assistenza ed a garantire i servizi dovuti al paziente.

E’ una situazione critica quella denunciata dall’OMCeO, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Brindisi. Il presidente Emanuele Vinci spiega: “Abbiamo difficoltà a reggere le strutture, i posti letto sono sempre di meno e spesso i pazienti sono costretti a recarsi fuori regione. Noi, dice, rivendichiamo il ruolo di medici nei confronti del cittadino”. La carenza del personale medico crea così situazioni limite che gli stessi medici descrivono con grande rammarico. “La notte, dicono, non vi sono medici nei reparti. Spesso chi ha terminato il proprio turno deve farsi carico anche delle emergenze, proseguendo in orari di lavoro che diventano massacranti” .

Ma ciò che è allarmante e che vi sono casi in cui non si è neppure in grado di garantire questi  livelli di sicurezza. Reparti come geriatria o pediatria non coprono le esigenze dei pazienti, l’azienda sanitaria è costretta a pagare prestazioni aggiuntive per sopperire alle carenze. Il chè è paradossale se si pensa che con lo stesso denaro si potrebbero assumere medici in pianta stabile.

Un caso a parte le cosiddette “unità salvavita”, come la Stroke Unit, indispensabile per intervenire nei casi di ictus attraverso il trattamento di rivascolarizzazione cerebrale (trombolisi venosa). Il primario Bruno Passerella racconta: “Non siamo in grado di garantire l’assistenza. L’altro ieri non c’era un posto letto libero in tutta la Puglia”. I medici brindisini sono sconfortati ed al tempo stesso  puntano il dito sulla politica e contro chi avrebbe il dovere di governare. “La sanità, dicono, è un argomento fisso nella campagna elettorale. Tante promesse nessun risultato concreto”.

Nel frattempo proprio l’Ordine dei Medici ha deciso di raggiungere un nuovo traguardo lanciando il progetto “Atlante”, nei prossimi due anni un gruppo di lavoro sarà impegnato nella ricerca delle fonti epidemiologiche in riferimento alle patologie da inquinamento ambientale.  

Lucia Pezzuto

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