Vigili del fuoco bloccati e sfiniti sul rimorchiatore, nessuna sa quando tornano, chiesto aiuto al prefetto e al sindaco

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI-  Ancora non tornano, e nessuno sa quando rimetteranno piede a casa gli otto vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi   che domenica mattina sono saliti sul rimorchiatore per portare soccorso alla Norma Atlantic. Sono partiti per un intervento, senza portare nulla con loro, e non sono ancora tornati. Non hanno neanche un ricambio, nè un telefono satellitare per poter comunicare- Non si hanno notizie sul loro rientro.

Questa mattina una delegazione di vigili del fuoco si è recata dal prefetto e dal sindaco di Brindisi affinchè intervengano per sollecitare il loro ritorno. Sulla nave non ci sono più naufraghi, tutti i soccorritori hanno fatto ritorno a casa, salvo gli otto pompieri. Rabbia nella caserma di via Nicola Brandi per i  pompieri partiti per un intervento, che pensavano di tornare dopo ore, ed invece mancano da quattro giorni senza avere una sostituzione. Qualcuno di loro dopo tanto tempo in alto mare e con le difficili condizioni meteo si è sentito anche male. Fanno sapere che non ce la fanno più, che sono sfiniti.  Gente addestrata per i soccorsi a terra e non specialisti del mare.

Preoccupazione per i parenti. E’ l’ultimo giorno dell’anno e sul ritorno di questi vigili nessuno sa nulla.

Intanto dopo diversi tentativi alle 9,45 di questa mattina il rimorchiatore Marietta Barretta è riuscito ad agganciare il traghetto Norman Atlantic che si trova ancora nelle acque albanesi. La partenza del convoglio è però bloccata a causa delle avverse condizioni meteo, il mare forza 8 e il forte vento rende difficile il rimorchio della nave. Non appena possibile inizierà il viaggio verso Brindisi.  Al momento non si conosce il luogo esatto dove sarà ormeggiato il relitto, molto probabilmente alla diga di Punta riso, la società Barretta attende indicazioni dalla Capitaneria di porto.

Mentre stanno facendo rientro a casa i 215 naufraghi arrivati ieri sera al porto di Brindisi,dopo aver trascorso la notte in tre alberghi brindisini. Il comandante e l’equipaggio sono stati ascoltati per tutta la notte dai magistrati baresi.

Una storia questa della Norman Atlantic che nonostante i proclami del governo italiano sui soccorsi e alle centinaia di persone salvate su 499, ha tanti lati oscuri a partire dai 179 passeggeri dei quali non si conosce la sorte, così come ha dichiarato il procuratore capo di Bari Volpe, a questo si aggiungono alcuni disposizioni contestabile come la scelta di portare  i naufraghi prima a Brindisi poi dirottati a Bari, porti che distano 60 miglia dal luogo della tragedia, e non in Albania a soli 19 miglia, e poi la cattiva gestione di alcuni interventi non da ultimo questo che vede protagonisti i vigili del fuoco di Brindisi. Dubbi poi sulla doppia lista dei passeggeri, sui numeri che tornano, sul sistema anticendio che non avrebbe funzionato.

Lu.Po.

4 Commenti

  1. quello che ci riserva il dipartimento, ancora non riusciamo a tutelarci ma riusciamo egregiamente a tutelare gli altri…che vergogna

  2. I nostri 8 vigili sono davvero l’esempio della grande forza dei brindisini e come spesso succede ce ne dimentichiamo e facciamo passare tutto in secondo piano. Meritano una grande medaglia per ciò che hanno e che stanno facendo. Assurdo parlarne così poco

    • non ci servono le medaglie,a noi serve che lo stato ci tratti come tutti gli altri corpi,visto che siamo stati abbandonati al nostro destino! Spero che i colleghi che si trovano a bordo tornino subito a casa,perche lavorare quattro giorni in quelle codizioni è veramente disumano. Dove sono i sindacalisti.

  3. Inaudito! Tenere sul rimorchiatore 8 persone abituate a lavorare sulla terra ferma, è una tortura psicologica immane.
    Solo chi l’ha vissuto sa cosa vuol dire stare su un guscio come un rimorchiatore in balia di un vento forza 7-8 per 2 o 3 giorni.
    Avrebbero dovuto programmare il ricambio ogni 12 ore!

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