Parla la commessa che ha ritrovato il bambino: “Era senza giubbotto e sporco”

BRINDISI- “Lo abbiamo visto girovagare solo, senza giubbotto, con il visto e le manine sporche di terra, come se fosse caduto, del resto aveva appena finito di piovere, era troppo piccolo e vicino a lui non c’era nessun adulto” comincia così il racconto di Simona De Blasi, la commessa del negozio Goccia Verde che giovedì scorso ha soccorso il piccolo di un anno mezzo allontanatosi solo dall’asilo comunale Santa Chiara a Brindisi.

IMG-20160211-WA0052Il bimbo che ha gironzolato solo, almeno per un quarto d’ora, prima di essere ritrovato dalla commessa, ha percorso un lungo tratto, attraversando pericolosamente la strada.

“Nessuno si era accorto della sua assenza, nessuno l’ha reclamato dall’asilo, nessuno lo ha inseguito” la dichiarazione della donna è stata anche messa a verbale dalla polizia che è intervenuta sul posto.

“L’ho preso e l’ho fatto entrare nel negozio. L’ho pulito ed ho cominciato a chiedere in giro di chi fosse quel bambino- racconta ancora Simona De Blasi- quando ho mandato a chiedere all’asilo se mancassero bambini mi hanno chiesto se lo potevamo riportare noi….senza uscire loro dalla struttura….è inaudito comunque che sia trascorso troppo tempo prima che se accorgessero e mi fa rabbrividire l’idea che se non avessimo chiamato il 113, per come si son riportati via in tutta fretta il bambino, questo episodio sarebbe probabilmente rimasto sepolto lì, senza magari neppure avvisare i genitori dell’accaduto”.

BrindisiOggi

8 Commenti

  1. Episodio vergognoso, fatto che poteva sfociare in tragedia! Bisogna prendere provvedimenti, questo e’ incontestabile. Ma queste persone pronte a denigrare tutta la classe insegnante sono le stesse che poi, quando i loro figli vanno a scuola, sono pronti a dare addosso ai docenti e ragione ai figli anche quando questi sono apertamente insolenti.

  2. Poche sono le maestre che esercitano il proprio ” lavoro” col cuore…..dovrebbero essere sottoposte di continuo a visite psico -motorie…per poter accudire i nostri figli

  3. Non si deve fare di tutt’erba un fascio. Molti maestri dono bravi, onesti e premurosi. E non è vero che prendono stipendi alti.
    Quello cge in Italia non è ancira entrato in uso è licenziare chi sbaglia.

  4. Di fronte a questa dichiarazione io dico che i paladini dell’asilo devono rimanere in silenzio ed iniziare a fare una cultura sulla sicurezza e sulle cause degli incidenti… la causa di questo problema è stata la distrazione di chi è pagato per fare quel lavoro, non c’è giustificazione, le persone coinvolte devono essere allontanate… ai genitori che difendono questi incompetenti ignoranti e vagabondi, chiedo di mettere da parte le simpatie e la malizia e fargli capire che poteva succedere anche a loro, anche se difendere questa gente vuol dire essere al loro stesso livello culturale…

  5. E poi ce gente che difende ancora la professionalità delle maestre e il loro grande lavoro che svolgono da anni e magari aspettano anche una medaglia dopo quanto è successo. Complimenti alla commessa che ha salvato il bimbo e che ha raccontato tutto specificando poi che speravano di cavarsela con niente ignari però della chiamata della polizia. Poveri noi genitori che affidiamo i nostri figli a questa gente ben pagata anche…

    • Io non so che professione lei faccia ma le assicuro che il lavoro che lei denigra tanto non é affatto semplice. Se voi genitori sclerate dopo pochi minuti perché mal sopportate i “vostri” figli, figuratevi la pazienza che ci vuole a gestire quelli altrui per tante ore e con tante diverse sfaccettature personali, senza tener conto che le educatrici che in altri tempi erano riconosciuti tali, oggi sono stati ridotte a mere baby sitter proprio perché i genitori sapientoni come lei si ergono al ruolo che non é di propria competenza. Bah, l’ignoranza mette al mondo sempre troppi figli!!!

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