Il Pd difende Elefante: “Le affermazioni fanno riferimento alla gestione del sindaco e non alla persona specifica”

BRINDISI- “Le affermazioni di Elefante fanno riferimento alla gestione del sindaco e non alla persona specifica” così il Partito Democratico difende il consigliere Antonio Elefante querelato dalla sindaca Angela Carluccio per le illazioni pubblicate su Fb.

Il Pd così scende in campo  e attacca la sindaca Carluccio: “Se l’italiano non è un’opinione, le affermazioni di Elefante nel post ‘incriminato’ fanno riferimento alla gestione del sindaco e non alla persona specifica (“Sindaca, la sua gestione, per adesso, è ricordata solo per aver licenziato 6 lavoratori della Ecologica Pugliese e per aver punito un lavoratore reo di non avervi votato”). Ma tant’è. Evidentemente, i suoi ‘suggeritori’, oltre a consigliarla male su tutte le principali problematiche sul tappeto nella città di Brindisi, difettano anche di comprensione”.

Poi il Pd passa ad analizzare le ultime vicende legate al porto e ai rifiuti: “E’  chiaro che la Carluccio ha ben altre cose a cui pensare che non alla tutela dei lavoratori. E’ impegnata, ad esempio, a trovare il modo migliore per affossare definitivamente il porto di Brindisi, atteso che è andata ‘col cappello in mano’, a Roma, assieme al sindaco di Taranto Stefàno, per perorare la causa di una Autorità di Sistema che veda accorpato lo scalo brindisino a quello ionico, rinunciando a priori all’autonomia del nostro porto. E’ sembrato quasi di rivivere la comica ‘gita fuori porta’ dell’ex sindaco Mimmo Consales che, a gennaio scorso, accompagnato dal Presidente dell’Asi Marcello Rollo e supportato dal presidente dell’Invimit Massimo Ferrarese, tentò già all’epoca una perfetta operazione da kamikaze della politica, col rischio concreto di “suicidare” il porto di Brindisi”.

Questo sebbene la sindaca sia andata a Roma raccogliendo anche la volontà di parte dell’opposizione che chiedeva l’accorpamento a Taranto piuttosto che Bari.

“E che dire, poi, della magra figura fatta nel corso della seduta del Comitato Portuale del 1° luglio, quando si sarebbe dovuto discutere della concessione alla Grimaldi? Il sindaco Carluccio ha pensato bene di scapparsene a gambe levate (o con la coda tra le gambe?), quando la sua richiesta di rinviare la discussione, supportata da futili motivi, è stata bocciata- prosegue il Partito Democratico – E che dire della questione rifiuti? Anche su questo tema il sindaco sembra un pesce fuor d’acqua. Ed il fatto – se corrisponde al vero – che voglia tenere per sé la delega all’Ambiente ci preoccupa e non poco. Ed intanto, la città langue nella sporcizia e nel degrado più totale”.

Infine il Pd affonda e conclude  con una critica al suo staff e dice: “In ultimo, ma non per questo meno importante, un riferimento al suo ufficio di staff che, nonostante non abbia ancora un incarico ufficiale, opera a pieno regime sin dal giorno successivo alla sua elezione. Un fatto gravissimo che viola le disposizioni contenute nel cosiddetto “TUEL” (Testo Unico Enti Locali) e così come sancito da una sentenza della Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale per la Regione Puglia (sentenza 10 febbraio 2015 n. 68). Un ufficio di staff, pertanto, totalmente fuori legge.

Pertanto, prima di rivolgersi lei stessa alla ‘Legge’, il sindaco Carluccio farebbe bene – tanto più che è avvocato – a rispettarla”.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. A prescindere che l’italiano per alcuni soggetti resta una oipinione,,la difesa del PD risulta ridicola perche’ e’ evidente che l’offesa e’ rivolta comunque esclusivamente al sindaco che in questo particolare periodo non ha esecutivo e consiglio comunale funzionanti. Antonio Monetti

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*