Pediatri trasferiti in Neonatologia, Moramarco: “Non sono competenti, mai visitato un paziente al di sotto dei 30 giorni”

BRINDISI- Pediatri trasferiti in Neonatologia, Moramarco: “Non sono competenti, mai visitato un paziente al di sotto dei 30 giorni”. La Asl di Brindisi firma una serie di disposizioni per salvare i reparti tra questi oltre alla sospensione dei ricoveri nel reparto Utin anche il trasferimento dei pediatri di Brindisi e Francavilla nel reparto di Neotaologia.  Il provvedimento è stato firmato il 12 luglio scorso dal commissario straordinario della Asl di Brindisi, Giovanni Gorgoni, dal direttore amministrativo, Andrea Chiari, e dal direttore sanitario, Vito Campanile. Nel dispositivo si legge: “ Preso atto della situazione di grave carenza di medici non ripianata dalle procedure di reclutamento poste in essere si dispone la sospensione temporanea dei ricoveri dei neonati con età gestionale inferiore a 34 settimane presso l’Utin del P.O. Perrino, saranno garantiti tutti i parti in emergenza, attivando lo STEN  qualora si rientri nella suddetta fattispecie avendo quale Centro Hub di riferimento la “Terapia Intensiva Neonatale” dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce”. In sintesi sono stati sospesi ufficialmente i ricoveri nell’Utin di Brindisi , al netto di un’emergenza tutti i neonati della provincia di Brindisi che avranno bisogno delle Terapia Intensiva dovranno rivolgersi al Vito Fazzi di Lecce, sperando di non avere complicanze durante il tragitto. Detto questo , la circolare comunica anche che vista la chiusura del reparto di Ginecologia e Ostetricia del Camberlingo, i medici sino ad ora impiegati a Francavilla potranno coprire i turni nel reparto di Brindisi. Ed infine dispone che tutti gli specialisti di pediatria degli ospedali di Francavilla e Brindisi collaborino “alla copertura dei turni di servizio presso l’Unità Operativa di Neonatologia-UTIN di Brindisi. A tal fine il dott. De Mitri coordinerà di dirigenti medici delle Unità raccordandosi con il dott. Quartulli per pianificare un’adeguata formazione”. Quindi , in parole povere, i pediatri lavoreranno nel reparto di Neonatologia che è cosa ben diversa da Pediatria come fa notare in un’altra missiva il dottore Fulvio Moramarco, per anni dirigente medico dell’Unità Operativa di Pediatria del Perrino e da mercoledì scorso in pensione. Moramarco, professionista di grande esperienza scrive allarmato: “Leggo con sconcerto la disposizione. Come ultimo atto di Direttore dell’U.O. di pediatria del P.O. di Brindisi, dichiaro la pressocchè totale incompetenza dei pediatri della U.O. di Pediatria del P.O. A.Perrino di Brindisi per qualsivoglia attività di neonatologia. Ricordo che in circa 23 anni i Pediatri della suddetta U.O. non hanno assistito pazienti di età inferiore a 30 giorni, in quanto questa attività era demandata ai medici della Neonatologia-UTIN. Non hanno effettuato alcun corso di assistenza al neonato sano o patologico per cui non hanno dimestichezza con le moderne tecniche assistenziali ne con i nuovi protocolli per l’attività di neonatologia. Pertanto affidare loro responsabilità sanitarie su pazienti di meno di 30 giorni, pone gravi rischi di salute per gli utenti”. Le parole di Moramarco sono una doccia fredda, parla di “totale incompetenza” dei colleghi che sino ad oggi non si sarebbero mai occupati di pazienti così piccoli e d ancora ravvede possibili “rischi per la salute” . E’ pur vero che la Asl di Brindisi nel dispositivo chiede che in qualche modo i pediatri ricevano una adeguata preparazione prima di affrontare questo nuovo impegno, ma anche su questo Moramarco sembra avere molte riserve.

“Chi sarà responsabile della formazione dovrà attestare sotto la propria responsabilità, la idoneità dei medici a ricoprire questi incarichi. Il Direttore ha delle responsabilità oggettive, ricordo la culpa in eligendo, quando da disposizioni di servizio che vanno dettagliatamente giustificate. Non può bastare la dicitura: siamo tutti pediatri. Deve certificarne l’idoneità- dice- Ricordo ancora che questo ‘irragionevole’ modello determinerà un ulteriore riduzione delle capacità assistenziali pediatriche, specie per attività ambulatoriali per le quali più volte Codesta Direzione ha richiesto lo smaltimento delle liste d’attesa del periodo Covid. Vogliate tenere conto di queste mie dichiarazioni che hanno il solo scopo di salvaguardare la salute degli utenti”. Ora il dirigente medico è in pensione ma prima di congedarsi ha voluto esternare tutti i suoi dubbi sulle scelte fatte dalla direzione generale della Asl. Per anni Fulvio Moramarco è stato un punto di riferimento per l’ospedale Perrino ed il reparto di Pediatria la sua professionalità è indiscussa. La sua lettera è l’ultimo atto di amore e responsabilità verso i pazienti e un reparto che lui stesso ha contribuito a far crescere.

BrindisiOggi

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