Uno spiraglio per castello Alfonsino, all’orizzonte 20 milioni di euro, si parte con 5

BRINDISI- Venti milioni di euro partendo con 5 milioni iniziali, qualcosa si muove per il Castello Alfonsino, ne dà notizia Amare Forte amare il gruppo nato a favore della valorizzazione del castello e dell’opera a corno dell’isola di Sant’Andrea. Ci sarebbe la volontà del  Ministero per i  Beni  e le attività culturali e turismo di inserirlo nei Pon Cultura, la cosa sarebbe già fatta.

“Quando abbiamo creato Amare Forte Amare avevamo l’obiettivo primario di contrastare il degrado e l’abbandono del Castello Alfonsino e di rendere operativo un piano di valorizzazione che consenta al Castello, al Forte ed all’intera Isola di S. Andrea di essere il fulcro dello sviluppo sostenibile della Città e del suo porto- affermano da movimento- Obiettivo altrettanto importante, però, era e resta il recupero di un’identità della città e della comunità fortemente sfiorita se non proprio perduta. Il “Facciamolo Vivere” lanciato come slogan nelle tante iniziative organizzate per tutelare e valorizzare il Castello Alfonsino, presupponeva e presuppone la stipula fra Ministero per i Beni e le Attività culturali ed il Turismo (MIBACT), la Regione Puglia ed il Comune di Brindisi di un Accordo di Programma basato sul Piano di valorizzazione redatto da Mecenate 90. Ci siamo confrontati con quello che abbiamo definito “muro di gomma” ed al mutamento di posizione dell’Amministrazione comunale che ha rischiato di vanificare i nostri tentativi di recuperare il Castello fra i beni statali ammissibili a finanziamento nei PON Cultura.   Oggi questo obiettivo sembra raggiunto e si ipotizza un finanziamento di 20 milioni di euro a partire da 5 milioni iniziali.”  Amare Forte Amare precisa però l’ Accordo di Programma resta prioritario ed interventi che prescindano da questo percorso rischiano di ostacolare il reinserimento nel PON Cultura e le intese di cui il MIBACT è attore principale.  “Ciò va chiarito- continuano- In primo luogo, al Presidente di Invimit Massimo Ferrarese al quale raccomandiamo di orientare il proprio attivismo a supporto di quanto faticosamente costruito. Abbiamo detto che Amare Forte A Mare si batte in favore della tutela e della valorizzazione del patrimonio monumentale culturale e turistico di Brindisi e del recupero dei valori fondanti l’identità brindisina.”

Il gruppo cita Ferrarese in quanto Invimit, la società che gestisce il patrimonio dello Stato, era stata  qualche settimana fa  con  i suoi tecnici a Brindisi per dei sopralluoghi in qualche struttura da acquistare e recuperare. Tra i giri c’era stato anche l’Alfonsino, ma pare che gli interessi di Invimit siano concentrati più su altre strutture come l’antico collegio navale Tommaseo e la Cittadella della Ricerca.

Il castello non è mai stato fruibile ai cittadini, salvo per qualche sporadica iniziativa. Ristrutturato in parte nel 2006 oggi si trova nel degrado dopo le incursioni dei vandali. Per la prima ristrutturazione sono stati spesi 15 milioni delle vecchie lire.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Si sarebbe ora di dar vita a qualcosa.. ora per chi proviene dalla litoranea e decidesse di imbattersi scorgerebbe uno scenario spettrale come addentrarsi in luogo ove si è consumato un conflitto bellico ma ha rendere questo scenario non è stata la guerra ma anni di continue promesse continue incapacità …mentre negli anni tutto andava nel degrado più totale, e gli altri creavano l’oro dalle pietre … Bisogna realmente ridare dignità a questa città… “W BRINDISI N’ TA LU CORI”.

  2. Il messaggio, di tipo pre-elettorale, è semplice: “Amici ed amici degli amici: mettetevi d’accordo che stanno arrivando i soldi da spartirsi. La cifra è consistente e ce ne sta per tutti. Se saprete “accordarvi” ve ne mandiamo altri. Quindi: chi ha orecchie per intendere , intenda…non fate i fessi.” Chiaro?

  3. È una bella iniziativa.Rivalorizzando il castello Alfonsino si rivalorizza.anche la ns città.Vorrei dare il mio modesto consiglio.prima di procedere ai lavori mettete una guardiania armata.prendiamo esempio del castello a mate di Taranto.poi consentitemi una mia riflessione sperando che non e’ uno spot politico di qualcuno

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