Perrone: “Con Brindisi avremo maggiori chance”

BRINDISI- Con l’adesione di Brindisi, Lecce avrà una candidatura rafforzata. Può introdurre nel suo dossier il fatto di avere a disposizione un porto e un aeroporto. Il Salento ha quindi più chance. E nel caso che non dovesse farcela, il percorso iniziato oggi tra il Comune di Brindisi e quello di Lecce avrà segnato la strada per una nuova offerta cultura, economica e turistica  da vendere nel futuro. Questa in sintesi la posizione espressa dal sindaco di Lecce Paolo Perrone che insieme al collega brindisino Mimmo Consales questa mattina a Palazzo Nervegna ha ufficializzato l’ingresso del Comune di Brindisi nel comitato dei promotori per Lecce capitale della cultura nel 2019.

Entrambi i sindaci la chiamano candidatura allargata. “Non abbiamo rinunciato a nulla- sottolinea Consales– noi eravamo indietro perché in passato non erano stati fatti gli atti consequenziali per la partecipazione alla candidatura. Non era stato istituito neanche il comitato e il dossier bisognava presentarlo entro il 20 settembre prossimo. Non ci aiutava certamente il fatto che la Puglia aveva  tre città candidate (Brindisi, Bari e Lecce). Questa collaborazione esalta il ruolo di tutto il Salento”.

Secondo questa strategia la candidatura di Lecce avrebbe maggiori possibilità, il primo obiettivo è quello di superare la prima fase. Per questa il Comune di Lecce ha stanziato 200 mila euro, poi le risorse potrebbero aumentare nel caso fosse superata la prima selezione. In un secondo tempo entrerebbe in gioco anche la Regione.

A vantaggio di questa candidatura ci sarebbe anche il fatto che la sinergia arriva tra due amministrazioni di diverso colore politico. Nel frattempo il comitato studierà quali eventi la città di Brindisi potrà accogliere, e quale ruolo potrà avere. “Anche se non dovesse arrivare la vittoria- afferma Perrone- tutto questo rappresenterà l’offerta del Salento nei prossimi anno”.

Intanto il sindaco di Brindisi ha incaricato l’architetto Maurizio Marinazzo ad occuparsi della collaborazione che l’amministrazione messapica dovrà fornire a quella leccese.

Lucia Portolano

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