Perseguita e molesta la sua ex per cinque mesi: accusato di stalking un 43enne

OSTUNI – Aveva reso la vita della sue ex fidanzata completamente impossibile dopo la fine della loro relazione. Accusato di stalking, un 43enne di Ostuni è stato bloccato dai poliziotti del Commissariato di Ostuni con l’obbligo di non avvicinarsi alla donna né di avere alcun tipo di contatto verbale, fisico o telematico con la stessa.

B. M., queste le iniziali dell’uomo, un assicuratore incensurato, che per mesi ha perseguitato una donna, la sua ex compagna, in ogni modo possibile ed immaginabile. Dalle semplici e ripetute telefonate, fino a numerosissime email, pedinamenti, persecuzioni, e persino scritte di ogni tipo sui muri adiacenti all’abitazione o al luogo di lavoro della donna. Il tutto solo perché la loro storia d’amore era terminata ma lui non riusciva a farsene una ragione.

E’ proprio da queste scritte che sono partiti i primi interventi degli agenti di polizia. La donna si è convinta a denunciare l’accaduto, querelando l’uomo, solo a gennaio scorso. Ma i fatti si sono protratti fino a maggio nonostante l’uomo fosse stato già diffidato dal dirigente del Commissariato di Ostuni per le scritte ingiuriose lasciate sui muri.
Gli agenti, grazie anche a filmati video, hanno documentato gli atti persecutori dell’uomo, avendo riscontro, con l’aiuto della vittima, delle sua reale identità. Ma non solo. L’uomo ha anche più volte tentato l’accesso alla posta elettronica della sua ex fidanzata, richiesto cambio password, pedinato  e bloccato la donna dinanzi casa o nei pressi del suo luogo di lavoro. Una vera e propria ossessione fino anche ad arrivare a danni materiali alle vettura della donna e alla porta d’accesso dell’autorimessa della vittima.

Gesti scellerati, che hanno condizionato la vita della donna, e della sua famiglia, anche dal punto di vista psicologico oltre che pratico. L’ultimo,  il più eclatante, ovvero l’ennesima scritta offensiva sui muri di casa della donna, ha portato gli agenti a raggiungere l’uomo, ieri pomeriggio, direttamente presso la sua abitazione mentre era a pranzo con la sua famiglia. Per lui un’ordinanza emessa dal GIP Giuseppe Licci, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Pierpaolo Montinaro, con rigoroso divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex (casa, lavoro), di comunicazione verbale, scritta o via telefona/email con la stessa e obbligo di distanza non inferiore a 300metri.
In maniera cautelativa, al 43enne, i poliziotti hanno anche ritirato un fucile da caccia e il relativo porto d’armi, legittimamente detenuti.

Francesca Valletta

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