Pesca ed acquacoltura, inasprite le sanzioni: ecco le novità

BRINDISI- Pesca ed acquacoltura, inasprite le sanzioni.

Cambia il sistema sanzionatorio in materia di pesca ed acquacoltura , tra le novità più importanti, si segnala la depenalizzazione della pesca/commercializzazione/somministrazione di prodotto ittico sottomisura (c.d. “novellame”); questa condotta illecita, secondo le nuove regole, sarà punita con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 1.000 e 75.000 euro. La sanzione è raddoppiata nel caso in cui la violazione abbia come oggetto le specie ittiche tonno rosso e pesce spada.

Inasprite le sanzioni per la pesca sportiva nel caso di cattura giornaliera di prodotto eccedente i 5 kg. Infatti i nuovi importi partono da un minimo di 500 euro fino ad arrivare a un massimo di 50.000 euro. Anche in questo caso è previsto un raddoppio della sanzione qualora la violazione riguardi tonno rosso o pesce spada.

L’applicazione delle sanzioni sarà comunque effettuata secondo criteri di proporzionalità. Infatti la nuova legge ha introdotto degli scaglioni di peso del pescato, in modo da commisurare l’importo da pagare alla gravità dell’infrazione.

Le nuove norme colpiscono anche i commercianti che acquistino prodotti della pesca sportiva. Infatti è prevista la sanzione della sospensione dell’esercizio commerciale da 5 a 10 giorni lavorativi a carico del trasgressore.

Sospensione della licenza di pesca da 3 a 6 mesi (e in caso di recidiva, la revoca), invece, a carico del titolare dell’impresa di pesca qualora le violazioni abbiano ad oggetto tonno rosso e pesce spada.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Salvatore Minervino,  fa sapere che sull’osservanza delle nuove disposizioni in materia di pesca, che entreranno in vigore già il prossimo 25 agosto, vi sarà l’attenta vigilanza della Guardia Costiera.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*