Picchiato selvaggiamente dal branco per salvare un altro ragazzo, il suo sfogo su Fb

LATIANO- Viene brutalmente aggredito dopo aver tentato di salvare un ragazzo che erano finito nelle mani di un branco. La vittima, Enrico Spina 25 anni di Latiano, ha raccontato la terribile aggressione su Facebook. I fatti si sono verificati all’alba del 26 luglio a Campomarino, marina di Maruggio.  “Ho voglia di raccontare la mia storia . scrive sul social – perché non voglio che ciò che è accaduto a me accada a qualcun altro”. Enrico sarebbe stato picchiato per aver cercato di salvare un altro ragazzo che veniva colpito con una bottiglia di vetro. “Ragazzi ma finitela con la bottiglia perchè rischiate di ammazzarlo con quella bottiglia”, sarebbe stata questa la frase che avrebbe poi scatenato l’inferno. “Sono stato afferrato da 4/5 ragazzi, la fortuna ha voluto che sia riuscito a prendere la bottiglia e gettarla a distanza, ma dopo aver fatto questa cosa, ho avuto in contemporanea 3 pugni, uno sulla tempia destra, uno sulla tempia sinistra ed uno dietro la testa da altri ragazzi, cadendo a terra con la schiena poggiata su una macchina li nel parcheggio del porto di Campomarino(dove c’è il mercato etnico) – racconta – Dopo che sono caduto ho avuto calci e pugni in faccia ed in bocca e mi hanno rotto l’ incisivo destro, mi hanno fratturato le ossa nasali, mi hanno rotto le ossa delle orecchie e tanti altri problemi… io piangevo ed imploravo basta per favore basta”. Grazie all’intervento di un suo amico è riuscito a fuggire ma continuavano a inseguirlo, alla fine  è riuscito a prendere l’auto e a raggiungere i genitori a San Pietro in Bevagna. Il giorno dopo mentre era in ospedale per farsi medicare ha ricevuto un messaggio su Instagram con le minacce di uno degli aggressori. Il ragazzo ha denunciato tutto.  “Tanta gente mi ha detto, potevi non metterti in mezzo e non sarebbe successo – conclude Enrico – Sembra tanto la frase che dicono alle donne che vestono un pò più sexy e che vengono violentate, non ha senso questo ragionamento… spero e credo che chiunque veda una persona in difficoltà senta dentro di se un istinto di aiuto nei confronti di questa persona… altrimenti è da considerarsi bestia quanto chi aggredisce”.

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