Picchiava e minacciava la moglie da anni, arrestato 38enne

OSTUNI- Finisce un incubo durato anni  per una famiglia di Ostuni, fatto di violenze, percosse, minacce di morte, tutto questo davanti a due bambini, che oggi hanno 12 e 5 anni. Gli agenti del Commissariato di Ostuni hanno arrestato Francesco Natoli, padre e marito, di 38 anni con l’accusa di maltrattamenti in famiglia,  abuso dei mezzi di correzione o disciplina, lesioni personali, minacce gravi continuate. L’uomo dal 2008 ad oggi, preso dalla gelosia morbosa, avrebbe picchiato selvaggiamente la moglie, l’avrebbe minacciata di morte con un coltello. Solo grazie alla bambina di 12 che è riuscita a scappare di casa e  a chiedere aiuto ad un vicino che i poliziotti sono venuti a conoscenza della situazione. Nel frattempo l’uomo avendo scoperto che la bambina era riuscita a chiedere soccorsi è scappato, ma nel pomeriggio di ieri è stato arrestato.

Le indagini erano scattate all’alba dell’11 febbraio scorso quando la moglie  approfittando di un momento disattenzione del marito, che teneva in scacco lei ed i figli già dalla sera precedente, era riuscita a chiedere soccorso tramite la propria figlia di 12 anni che si era rivolta ad un condomino riferendo quanto stava avvenendo in casa. La bambina aveva riferito che suo padre già dal giorno prima, teneva la sua mamma sotto la costante minaccia di un coltello , in presenza sua e del fratellino di anni 5.

L’uomo nel frattempo, avendo capito che la bambina era riuscita a chiedere aiuto, è fuggito. La mamma dei due bambini è stata prima portata in ospedale poi al Commissariato. Da quel momento in poi sono state avviate le indagini.

 Diversi gli episodi di violenza raccontate dalla vittima, nonostante all’inizio fosse reticente a parlare.  Nel 2008, a causa di futili motivi e di una ossessiva gelosia, il marito aveva cominciato a percuoterla violentemente e  l’aveva minacciata di morte, tanto da averla indotta a presentare denuncia salvo poi ritirarla.  Nel 2009 aveva sporto nuovamente denuncia, per gli stessi motivi.

  A settembre 2011, l’uomo sempre per motivi legati alla gelosia  aveva violentemente picchiato la moglie tanto da procurarle la rottura del timpano.

Nell’aprile 2012, l’uomo aveva  anche tentato di investire la donna con la propria autovettura, causandole ematomi e lesioni ad un piede. Per giungere al 10 febbraio scorso quando Francesco Natolo, reduce da una serata in discoteca, tornato a casa all’alba, aveva trovato su un mobile un berretto che non gli apparteneva. Ritenendo che lo stesso fosse stato dimenticato da un ipotetico amante della moglie, aveva svegliata la coniuge e l’aveva colpita in volto con due violenti schiaffoni, provocandole un vasto ematoma all’occhio destro. Vano, ogni giustificazione della poveretta che, in ogni modo, aveva tentato di far notare al marito che quel berretto era stato dimenticato la sera precedente da un suo stesso amico. Oltre a percuoterla, il coniuge l’aveva pesantemente minacciata, giungendo persino a dirle che l’avrebbe uccisa. Per sottrarsi alla furia ed alle violenze gravissime, la donna ha atteso che il marito si addormentasse per poi fuggire  con i due bambini dalla madre ad Oria. Ma poi è tornata a casa dal marito che l’aveva convinta con alcuni messaggi.

Ma dopo poche ore  le violenze sono tornate. Alla presenza dei due figli, dopo cena,  l’uomo ha costretto la moglie, terrorizzata, ad andare con lui, senza aggiungere dove. In macchina, la donna era stata condotta in un’isolata contrada ostunese e minacciandola con  con un coltello l’uomo aveva cercato di conoscere il nome del suo supposto amante. Terrorizzata, la donna era giunta persino al punto di inventarsi un amante, pur di sottrarsi a quelli che sembravano i preliminari di un tragico epilogo

Dopo alcuni schiaffi  la donna è stata riportata a casa ad Ostuni. Le botte sono durate tutta la notte, l’uomo ha colpito anche  la bambina. Sino a quando la mattina dopo approfittando  dell’uscita di Natoli la donna è riuscita a mandare la sua bambina a chiedere aiuto. E ieri pomeriggio è giunto l’arresto dell’uomo emesso dal gip Paola Liace su richiesta del pm Valeria Farina Valaori.

Brindisioggi

1 Commento

  1. Storia di violenze simili purtroppo riperquotono sempre su i più deboli, lui invece è forte….
    Provate ad infilarlo in una gabbia con un leone.
    Molto comodo per lui in una cella con tv
    Atti simili sono impordonabili, fortuna per lui che Dio perdona….

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