“Pio e Amedeo” a Ceglie costano 10 mila euro a Biccari 3mila, ed è polemica

CEGLIE MESSAPICA- Battaglia a Ceglie sul calendario degli eventi organizzati per l’estate dall’amministrazione comunale. I partiti prima di maggioranza, oggi all’opposizione di Ceglie, Pdl e Dc attaccano il sindaco Luigi Caroli e la sua nuova coalizione. Al centro della discordia uno spettacolo  in piazza per il quale il Comune cegliese ha pagato in anticipo per il cachet dei due artisti 10285 euro a fronte di 3500 euro che ha pagato il Comune di Biccari, per entrambi gli artisti e  per lo stesso spettacolo. Si tratta dell’evento di  Pio e Amedeo. Spettacolo già contestato in inverno  quando il Comune aveva  autorizzato l’uso del teatro  senza che nessuno, a dir dei gruppi consiliari di opposizione, abbia mai saputo ufficialmente chi fosse il beneficiario dell’incasso.

La presenza dei due artisti a Ceglie nel cartellone estivo è costato  complessivamente  13.000 euro  ai quali vanno aggiunte le spese del palco, del service, e della Siae.

“Già subito il prezzo  ci è sembrato spropositato- affermano gli esponenti di pdl-udc–  ma incuriositi siamo andati a vedere che lo stesso duo il giorno primo in uno spettacolo identico, nel comune di Biccari in provincia di Foggia, ha percepito un cachet complessivo per entrambi di € 3.500 dai quali bisogna detrarre le provvigioni di un agenzia di spettacolo che ha provveduto all’evento e alla stipula del contratto. Cosa ancora più strana, abbiamo visto che malgrado le fatture pagate, il comune non ha mai ricevuto una proposta per l’evento e anzi la responsabile dell’area, Patrizia Gallone ha sostenuto che i contatti fossero stati telefonici, come se ciò nella pubblica amministrazione fosse una cosa normale”.

L’opposizione annuncia che la questione sarà portata in consiglio comunale, i consiglieri vogliono spiegazioni su questo che considerano uno spreco di denaro pubblico. “E’ evidente che siamo di fronte a dilettanti allo sbaraglio – concludono i due partiti- e che chi ne sta pagando le conseguenze sono soli i cittadini cegliesi sui quali, passato il ferragosto, si abbatterà la mannaia di nuove tasse”.

Insomma le polemica continua, dopo il Ceglie food festival in cui sono scomparsi i noti chef cegliesi, arriva una nuova ciliegina amara sulla torta.

 BrindisiOggi

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