Poliziotto aggredito nel carcere, detenuto lo colpisce con una testata in viso e finisce in ospedale

BRINDISI- Poliziotto aggredito nel carcere, detenuto lo colpisce con una testata in viso. Il Sappe: “Ora basta”.
Monta la rabbia dei poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di Brindisi e della regione Puglia, a seguito dell’ennesima aggressione ad un poliziotto  avvenuta questa mattina .
Ormai non c’è più bisogno di un pretesto od altro per colpire dei  lavoratori che per 1600 euro al mese, oltre al lavoro massacrante e pericoloso a cui sono  costretti con turni di 8/10 e finanche 12 ore e costretti a rinunciare a ferie e riposi, vengono  fatti oggetto quasi giornalmente,  di aggressioni da detenuti “pazzi” che invece di stare in un manicomio,  circolano liberamente per le carceri pugliesi con “licenza di uccidere”.
Infatti questa mattina  un detenuto di origini tarantine  di circa 35 anni in carcere per furto e ricettazione, veniva chiamato dal  poliziotto addetto alla sezione per  effettuare la telefonata ai propri familiari.
Lo stesso  senza alcun motivo prima inveiva contro il poliziotto che gli stava aprendo la stanza, ed appena fuori lo colpiva con una testata al viso procurandogli una forte contusione, per cui è stato accompagnato d’urgenza  al pronto soccorso del locale nosocomio.
Dopo il fattaccio il detenuto ha continuato a circolare libero nella sezione vantandosi di quello che aveva appena fatto, poiché il medico turno  non avrebbe dato il nulla osta per spostarlo in altro ambiente da solo poiché “pazzo”.
Sembrerebbe che il detenuto in questione fosse giunto al carcere di Brindisi da poco, proprio a seguito di una analogo fattaccio avvenuto in un altro penitenziario della regione.
Il SAPPE, sindacato autonomo ritiene che sia giunto il momento di dire basta a questa mattanza senza fine che purtroppo è la conseguenza della chiusura dei manicomi voluta da una certa sinistra  che, invece di riformare quelli esistenti li ha irresponsabilmente chiusi , pensando alle REMS(residenze esecuzione misure di sicurezza) che si sono dimostrate un vero fallimento nonchè inefficaci, lasciando così i pazzi in giro  a terrorizzare la gente, per  poi  scaricarli nelle carceri ove la carenza/mancanza  di cure specialistiche ed operatori sanitari,  determinano tutta una serie di fatti violenti.
Proprio per questo nei giorni scorsi abbiamo  presentato un esposto denuncia nei confronti delle ASL nonché dei responsabili regionali della sanità, proprio perché non assicurano cure adeguate ai detenuti costringendo con ciò i poliziotti  a gestire anche i pazzi non avendone né le capacità e né la professionalità.
Che colpa aveva il poliziotto   colpito vigliaccamente   questa mattina  mentre faceva il proprio dovere,  con una testata da un detenuto violento che,  non voleva rispettare né gli altri detenuti e nemmeno le leggi e che rimarrà impunito?
Purtroppo questi fatti avvengono anche per colpa del DAP che ha portato il sovraffollamento delle carceri di Pugliesi di oltre il 50% a fronte  dei 10% nazionale, con una carenza di poliziotti che fa della nostra regione quella con meno poliziotti in assoluto della nazione.
Il SAPPE  invita i  parlamentari  ed il vice Ministro alla giustizia il pugliese  avvocato SISTO ad  impegnarsi attivamente(come più volte ha promesso) sia  per sfollare   le carceri della nostra regione che sono straboccanti di detenuti, mentre regioni limitrofe come la Calabria, il Molise, l’Abruzzo e molte carceri della Campania non hanno uguale emergenza, sia per far giungere un numero adeguato di poliziotto per mettere in sicurezza le carceri pugliesi.
BrindisiOggi

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