Clonati libretti postali,sottratto un milione e mezzo di euro, sei persone arrestate

LECCE- C’è anche un brindisino nelle sei persone arrestate con l’accusa di essersi appropriate indebitamente di somme depositate in conti correnti aperti presso vari uffici postali in provincia di Lecce. Si tratta di Marcolino Andriola, 48 anni di Cellino San Marco. L’uomo è accusato di riciclaggio e per questo motivo si trova ai domiciliari.

Le indagini,  condotte dalla squadra mobile di Lecce nell’ambito di un’inchiesta aperta  dalla Procura su disposizione del procuratore Cataldo Motta, hanno portato a scoprire un giro da milione e mezzo di euro tanto quanto sottratto ai correntisti di Poste Italiane.

L’inganno, secondo le indagini,  sarebbe stato architettato da Cosimo Prete, 55 anni, consulente presso l’ufficio postale di Parabita.

ufficio-postale-furtoCoinvolte anche altre cinque  persone che si occupavano del riciclaggio del denaro. Si tratta di : Pierluigi Anelli 47 anni di Roma, Antonio Silvestri 40 anni di Napoli, Luigi Cecere27 anni di Napoli, Stefania Di Matteo 49 anni di Roma, e Marcolino Andriola di Cellino San Marco.

Pare che il denaro sottratto dai conti,  attraverso la clonazione dei libretti,  venisse utilizzato per l’acquisto di vetture di lusso, tra cui Ferrari ed Audi. Le vetture sarebbero state poi rivendute all’estero.

I reati ipotizzati sono di peculato, falsità materiale e riciclaggio. Le indagini, avviate nel 2013, sono state condotte da personale della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Lecce, coadiuvata dalle Squadre Mobili di Roma, Napoli, Lecce e Brindisi, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dal Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma.

BrindisiOggi

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