Presidente dell’Ance alla sindaca: “Lavoriamo tutti insieme, basta perdere tempo”

BRINDISI- “Non è necessario essere sindaci o assessori o far parte del consiglio comunale per incidere sulla vita della propria città. Se ognuno di noi, facesse, oltre al proprio dovere, anche una sola cosa in più al giorno, per la nostra comunità, tutto funzionerebbe diversamente”così il presidente dell’Ance Brindisi, Pierluigi Francioso, scrive al neo sindaco, Angela Carluccio.

Francioso augurando buon lavoro al nuovo primo cittadino lancia un input anche alla cittadinanza affinchè il lavoro del sindaco non sia il lavoro del singolo ma un’intesa sinergica con la città.

“Rivestire il ruolo di primo cittadino non è, di certo, impresa facile, non solo per la quantità e l’importanza dei problemi che ci si ritrova ad affrontare, ma soprattutto per le responsabilità che tutti, sostenitori e detrattori, addebiteranno, in via esclusiva, a chi siede su quella poltrona- dice Francioso- È un modo di pensare conveniente, che deresponsabilizza, rende possibile continuare a lamentarsi, ad elencare tutte le negatività e a puntare l’indice contro chi non è capace di imporre il cambiamento, così come rende possibile salire sul carro dei vincitori, facendo comunque attenzione a restare con una gamba fuori, per poterlo abbandonare il prima possibile, in caso di bisogno”.

“Da chi ha oggi la responsabilità di assumere le decisioni invece dovremmo pretendere coraggio e lungimiranza. Coraggio di programmare soprattutto per il lungo periodo, esaltando merito e professionalità, accettando il fatto che i frutti del proprio lavoro potranno essere raccolti da altri- prosegue il presidente dell’Ance-  Dovremmo pretendere che non si perda altro tempo nella definizione della squadra di governo. Sono d’altronde convinto che avremmo assistito ad analoga pantomima qualunque coalizione avesse vinto le elezioni, prova ne sia il fatto che nessuno ha avuto il coraggio di presentare i propri assessori in campagna elettorale”.

“Sarebbe necessario acquisire quella consapevolezza che la partecipazione non ha valore solo quando si tifa per l’una o l’altra squadra, ma soprattutto quando si concretizza in azioni rivolte al bene comune, non in una visione ipocritamente buonista, ma perché solo da esso può discendere il benessere personale- conclude- La città ha bisogno di cogliere tutte le opportunità che si presentano e non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Mettiamo veramente la parola fine, una volta per tutte, a questa campagna elettorale, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a lavorare”.

BrindisiOggi

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