Primarie in cottura per il centrosinistra, il centrodestra al conto alla rovescia

FRANCAVILLA FONTANA – La ricetta del centrosinistra per Francavilla Fontana sta per essere resa pubblica, almeno in maniera ufficiale, visto che il quadro politico s’è ormai definito da qualche tempo. Domani dovrebbe essere il giorno zero, quello del documento politico che ratificherà la volontà degli aderenti di indire le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco.

Che, per ora, rimane uno solo: Maurizio Bruno, fresco di elezione a segretario provinciale del Pd. Le sigle da apporre sul patto di coalizione dovrebbero essere, con un esiguo margine d’errore: Pd, Sel, Noi ci siamo, Mas e la federazione di centro costituita dalle 4 formazioni di Udc, Centro democratico, Noi centro e Noi giovani. Nel gruppone ci sarebbero anche due esponenti fuoriusciti dal movimento facente capo a Antonio Andrisano e non si escludono altre piccole limature allo scenario che porterà alle amministrative della prossima primavera.

I primi passi, il neonato centrosinistra francavillese, li ha mossi venerdì scorso con un incontro cui hanno partecipato i gruppi di cui sopra: nell’occasione gli aderenti si sono dati le prime scadenze da rispettare in attesa di ufficializzare l’unione politica. La più importante riguarda la data delle primarie, da stabilire entro e non oltre il 17 novembre. Una settimana giusta per conoscere il giorno in cui Bruno sfiderà i suoi eventuali compagni di coalizione che vorranno mettersi in gioco per la candidatura a primo cittadino.

Il 17 novembre, dunque, a Francavilla non sarà un giorno qualunque: per qualcuno che stabilisce una data c’è qualcun altro che va alle urne. Il centrodestra cittadino, infatti, ha da tempo fissato regole, giorni e paletti. Proprio il 17 conoscerà il suo destino e uno tra Giacomo Leone, Antonio Sgura, Mimmo Bungaro, Romeo Lippolis e Franco D’Alema potrà cominciare la sua campagna elettorale verso le elezioni amministrative.

Tornando al centrosinistra, il dato più rilevante delle ultime ore è la disponibilità dei centristi a partecipare alle primarie.  Dopo alcune consultazioni, Udc, Noi centro, Noi giovani e Centro democratico, convinto il presidente Massimo Ferrarese, da sempre scettico a questo strumento,  hanno stabilito che, in questo momento, la via che passa per le primarie sia la migliore per Francavilla e, nei prossimi giorni, si conoscerà, probabilmente, il nome dello sfidante di Bruno facente capo a quest’area politica.

Il fermento, comunque, non si ferma ai due schieramenti canonici: all’esterno delle due coalizioni più o meno classiche ci sono esponenti di non poco peso a voler dire la loro nella corsa alla poltrona di primo cittadino: Domenico Attanasi, giovane avvocato alla prima esperienza politica, centrista, è già stato lanciato da Scelta civica come homo novus per Palazzo di città e ha incassato anche il sostegno dell’associazione culturale Idea. «L’associazione Idea – si legge nel comunicato ufficiale – ha deciso di costituire una lista civica e di sostenere la candidatura di Domenico Attanasi a sindaco della nostra città. Un professionista competente e capace, una persona perbene, attenta alle questioni sociali e che mette al primo posto della sua attività la legalità. Che porta onestà e voglia di fare, offrendo l’unica seria opzione di governo della città».

Anche Fratelli d’Italia, fuori dagli schieramenti, non resta con le mani in mano: Michele Iaia, ex commissario cittadino del Pdl, sarà della partita col simbolo del team Meloni, La Russa e Crosetto.

Dall’altra parte, invece, si terrà oggi il IX congresso cittadino di Rifondazione Comunista. La compagine di sinistra pare essere tagliata fuori dai giochi del centrosinistra gravitante attorno al Pd, dopo l’alleanza dei democratici coi centristi. Nel documento congressuale, però, c’è quel che sembra un ultimo appello per l’unità a sinistra: «Il Prc di Francavilla Fontana è convinto della necessità e dell’esistenza di un sentire comune che vuole contrapporre alle forze di destra, un partito o un fronte della sinistra, compatto e coerente. In tale ottica, il Prc ha sempre manifestato la sua disponibilità a discutere con il Pd e Sel di idee e programmi di sinistra con la netta pregiudiziale verso quelle forze di destra che non la arricchiscono ma creano solo debiti di coerenza e trasparenza nei confronti degli elettori di sinistra».

Maurizio Distante

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