Primi 6 mesi di governo, il PD a Molfetta: “Altro che serie A, Mesagne retrocede sempre di più”

MESAGNE – “Al sindaco Molfetta e alla sua Giunta diciamo solo una cosa, siate umili: in questi 6 mesi avete portato avanti solo azioni amministrative preesistenti, e Mesagne, dalla serie A in cui volevate portarla, sta perdendo sempre più posizioni”. Si potrebbe racchiudere in questa frase la conferenza stampa indetta dal PD di Mesagne in risposta al lungo documento diffuso dall’ufficio stampa del Comune sull’operato dei primi 6 mesi di attività amministrativa.

“Altro non hanno fatto – dichiara il segretario cittadino del PD, Francesco Rogoli – che proseguire in quello che era un solco già tracciato dalle amministrazioni precedenti: non solo quella guidata da Franco Scoditti, ma anche da Vincenzo Incalza e addirittura da Mario Sconosciuto”.

pd mesagne su bilancio sindaco molfettaSi partirebbe, leggendo il documento stilato dal PD, dai lavori pubblici. “Le opere idrauliche per ridurre gli allagamenti in zona Seta? Un atto firmato Sconosciuto, proseguito con Incalza e con Scoditti. Lo stesso si può dire del completamento della circonvallazione Sud. Idem per il progetto di rifacimento della rete idrica e fognaria nel centro storico, partito con l’emergenza dissesto e per cui l’AQP si è impegnata con un intervento da oltre 4 milioni di euro, ancora solo annunciato”. E poi la rigenerazione urbana della zona ex campo sportivo, iniziato con Scoditti. “Ma che non si fermi qui: altra zona da cui ripartire è quella Zecchino”. Gli interventi sull’edilizia scolastica, l’ampliamento del cimitero, i parcheggi a pagamento e la ztl nel centro storico: tutti nati con la passata amministrazione.

E poi sport (“ristrutturazione del palazzetto risale al 2014”; l’assegnazione degli spazi relativi agli impianti sportivi è “normale amministrazione”; la convenzione con il presidente del Mesagne Calcio Vincenzo Todisco “sulla cui natura nutriamo forti dubbi”), cultura e spettacolo (Stagione teatrale avviata da anni; finanziamenti per Muro Tenente; la convenzione e l’affidamento del Frantoio ipogeo al Gal; gli Open Days; il laboratorio di antropologia culturale; la Casa delle associazioni, già “Casa della cultura” pensata da Scoditti; infine, gli eventi estivi e natalizi, in particolare, con “una spesa decisamente superiore agli anni precedenti, nessuna caratterizzante per la città”). Proprio sull’affidamento dei Mercatini di Natale, il Pd presenterà un’interpellanza per avere chiarimenti su numerosi punti oscuri sulla vicenda, oltre che sull’occupazione di suolo pubblico delle casette mai considerata nella spesa.

Il silenzio sul settore legalità (“Si parla di una commissione consiliare sulla legalità, ex osservatorio, ma è una questione mai più ripresa dopo una conferenza dei capigruppo”), le titubanze sulle attività produttive (il piano PIP, ostacolato da Molfetta in consiglio comunale quand’era parte della maggioranza Scoditti ritenendolo “un buon servizio alle grandi catene di distribuzione e a interessi economici dei quali il comune è subalterno, oggi lo esalta nel suo bilancio”; il piano urbano del commercio, “bloccato da 2 anni, solo annunciata la sua approvazione”).

Passi tentennanti sui servizi sociali (“le borse lavoro e gli stage formativi introdotti dall’amministrazione Scoditti”; il progetto Primavera, “iniziativa che si ripete da anni”, senza considerare le dichiarazioni di Molfetta su una situazione debitoria legata alla amministrazione precedente e a una cattiva gestione, “Non si può accettare come soluzione quella dei tagli indiscriminati come quelli annunciati, salvo poi prontamente ritirarli, ai servizi domiciliari per anziani e diversamente abili”).

Su bilancio e tributi, altri affondi. “Scoditti e la sua giunta hanno lasciato oltre un milione di euro di avanzo d’amministrazione, in parte destinato alla riduzione della pressione fiscale, ma le tasse rimangono uguali”. Non solo. “Nella lotta all’evasione fiscale l’amministrazione Scoditti aveva già recuperato 1 milione e 500 mila euro”.

Sulle politiche del personale, “siamo in attesa di capire cosa intenda il sindaco quando, parlando della macchina amministrativa, annuncia una rivoluzione copernicana che non dipenderà dalla modifica al regolamento sul funzionamento degli uffici e dei servizi, che l’attuale amministrazione sta aggiornando, e che, comunque, è stato approvato con una delibera di giunta il 24 gennaio 2012”.

Infine, ci si sofferma su ecologia e ambiente. “A Mesagne nel 2012 si è attivato il sistema di raccolta rifiuti porta a porta spinto. Molfetta però non parla delle criticità a livello locale e provinciale sull’impiantistica. In più il costo del servizio è aumentato, superando i 5 milioni di euro e pesando sulle spalle dei cittadini che, stanchi e scoraggiati, iniziano ad abbandonare l’impegno nel differenziare – si sostiene nel documento del PD – Senza contare che lo smaltimento dell’amianto è un servizio attivato da tempo, come il percorso della nuova piattaforma ecologica di via Marangio, come l’efficientamento energetico degli impianti negli edifici pubblici”.

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*