Motta smonta Emiliano: “Non si può paragonare la criminalità di Brindisi alle altre città, qui non abbiamo omicidi di mafia”

BRINDISI- “Non si può paragonare la criminalità brindisina a quella delle altre città del nord della Puglia” così il procuratore capo dell’Antimafia, Cataldo Motta, risponde a chi come il presidente della Puglia Michele Emiliano aveva paragonato Brindisi a Foggia.

La Scu si riorganizza ma cambiano le logiche, sottolinea Motta.

Il presidente Emiliano aveva lanciato l’allarme in una audizione alla Commissione parlamentare Antimafia, anticipandone di fatto la visita che è in corso proprio in questi giorni.

Emiliano oltre a paragonare Brindisi a Foggia aveva parlato di recrudescenza del fenomeno mafioso e di commistione tra criminalità ed istituzioni.

Secondo il procuratore Motta, invece, la realtà brindisina nella sua attività è paragonabile solo a Lecce o a Taranto , ma di fatto resta una realtà a sé. Del resto qui la Scu di seconda generazione, così come lui stesso la definisce, cerca la pacificazione ed il consenso e di omicidi di mafia non se ne vedono già da parecchio tempo.

Gli arresti di oggi inoltre arrivano proprio durante la visita della Commissione parlamentare Antimafia. Ieri una delegazione ha visitato masseria Canali a Mesagne, oggi le terre del clan di Screti. Domani il tour si concluderà con la conferenza stampa del presidente Rosy Bindi.

Vi proponiamo l’intervista al procuratore capo della DIA di Lecce, Cataldo Motta.

Lu.Pez.

2 Commenti

  1. Emiliano dovrebbe pensare solo ad intitolare a Motta una strada o una piazza in ogni paese del Salento.
    Il Procuratore ha fatto un lodevole lavoro nella lotta a sti criminali.

  2. “SOTTO VARIE FORME PUO’ESSERE DEFINITO METODO MAFIOSO?” La democrazia politica ha procurato all’Italia più danno di venti guerre perdute, ha dileggiato e distrutto i più grandi ideali e valori autoctoni, ha conculcato l’istinto della etnicità, della coesione nazionale. ha infiacchito le energie morali del popolo, ha accostato gli Italiani alla concezione dell’illecito quasi come norma di vita, alla pratica del consumismo come fine della esistenza umana.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*