Progetto “Adri-Seaplaners”, con l’idrovolante verso un nuovo tipo di turismo

BRINDISI- Un’idea nuova di porto che trovi il suo sviluppo anche attraverso servizi e formule di trasporto innovative. Questo l’obiettivo dell’Autorità Portuale di Brindisi che ha abbracciato il progetto comunitario “ADRI-SEAPLANES”. I benefici e le opportunità di avere un’idrovolante per collegare Brindisi ai paesi transfrontalieri sono stati oggetto di un workshop dal titolo “Verso un nuovo tipo di turismo nel Mediterraneo”. Un workshop che ha chiuso una due giorni dedicata alla presentazione del progetto. “L’ADRI-SEAPLANES- ha detto il Presidente Haralambides– è certamente complementare allo sviluppo del traffico crocieristico nel porto di Brindisi, l’unico traffico che nonostante la crisi continua a registrare trend di crescita con punte del 9, 10 %”.
Resta una condizione importante, si può trarre beneficio dall’uso dell’idrovolante a patto che si parta da velivoli con un minimo di 18 posti, affinchè i costi siano contenuti.
“Questo progetto- ha dichiarato il sindaco Mimmo Consales- può portare conseguenze positive anche se non lo considero sostitutivo di altri mezzi. Tuttavia è stato importante verificare che si può fare”.
In questi giorni l’idrovolate ha effettuato una serie di voli prova raggiungendo Bar, Montenegro, l’Albania, la Grecia.
“L’idea che un idrovolante impieghi mediamente 30,40 minuti per collegare Brindisi a Corfù oppure a Bar è qualcosa di straordinario soprattutto alla luce dei tempi mediamente impiegati da una nave traghetto” ha fatto notare l’ingegner Enrico Campanile della Regione Puglia.
Ora per rendere fattibile il progetto, affinchè l’uso dell’idrovolante diventi un servizio utile anche per il porto di Brindisi si aspetta l’arrivo di qualche compagnia disponibile a gestire i collegamenti.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. ma vi sembra possibile che con un porto cosi’bello per andare a corfu’dobbiamo andare a Bari? Brindsi sta morendo e state ammazzando ulterormente il turismo.Dobbiamo far ritornare le navi come negli anni60 con l’Europa,l’Egnazia,la San Marco e abbassare i diritti portuali che sono carissimi.Questi idrovolanti piaceranno al presidente Haralambides ma a noi cittadini no.Vogliamo passeggiare e vedere i turisti in giro per la citta’sentire le sirene delle navi insomma una citta’viva che ha voglia di ricominciare.Quando poi sento parlare di costi limitati mi vengono alla mente gli ultimi incidenti.Fate ritornare i traghetti offrendo costi portuali piu’bassi e facciamoci del bene…..Brindisi ha bisogno urgente di vivere

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