Progetto “belle scuole”, vertice in Prefettura con sindacati e ditte

BRINDISI- Il personale delle scuole ed i sindacati in un vertice in Prefettura, domani alle ore 10,00  il prefetto Vardè incontrerà i sindacati Cobas del Lavoro Privato , Fisascat Cisl , Filcams Cgil e delle aziende Dussmann ed Auriga  , ditte che gestiscono le pulizie nelle scuole e da alcuni anni anche manutenzioni con il  progetto governativo   denominato “scuole belle”,   per continuare a discutere dei gravi problemi che assillano centinaia di lavoratori coinvolti in questi appalti.

Le proteste dei lavoratori al taglio delle ore di lavoro avvenuto a fine   2013  con il passaggio ad una gara Consip,  orario di lavoro passato dal part-time di 35 ore a 10/15 , portarono il Governo a ripristinare quelle 35 ore di lavoro utilizzando  fondi europei per lavori di manutenzione con il programma denominato “scuole belle” .

“La gestione delle aziende è stata rivolta in questi anni al massimo profitto  con un uso spropositato ad esempio dello strumento della banca ore da utilizzare per i vuoti temporanei di lavoro , che dovevano essere successivamente recuperate ….cosa però mai avvenuta- dice Bobo Aprile del sindacato dei Cobas- Addirittura la  situazione è peggiorata con la proroga fino ad Agosto 2017,iniziata con un mese di FIS (fondo di integrazione salariale ), per il mese di Dicembre che non viene anticipata dalle aziende. La situazione a Gennaio 2017 prevedeva il ritorno a lavoro di tutti , cosa puntualmente non avvenuta.Tutto questo ha portato a  lasciare per strada e fuori dalle scuole migliaia di lavoratori di Brindisi e di tutta la Puglia , essendo Dussmann l’azienda che ha l’appalto e le altre come l’Auriga delle sub-appaltatrici”.

Da qui l’opera da parte delle organizzazioni sindacali di pressing sulla Prefettura di Brindisi , che ha immediatamente raccolto il nostro invito ad organizzare una riunione con le aziende interessate all’appalto.

Lo scopo, dicono ,  è quello di capire i programmi  che hanno in mente le aziende interessate ,  in quanto risultano essere molto diversi addirittura dagli accordi vecchi e nuovi sottoscritti a Roma .

BrindisiOggi

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