Impiegati dei Cup in lotta per l’internalizzazione, anche i cittadini al fianco dei precari

BRINDISI – Puntuali, intorno alle 10, come da annuncio, i 19 lavoratori precari impiegati nei Cup dell’Asl di Brindisi si sono incontrati, questa mattina, in via Dalmazia, a Brindisi, sede di uno dei centri di prenotazione dell’azienda sanitaria locale. La riunione era stata convocata nei giorni scorsi da Antonio Macchia, segretario provinciale della Cgil Funzione Pubblica, alla luce della notizia arrivata da Bari secondo la quale la Regione Puglia sarebbe intenzionata a presentare un progetto di legge per la stabilizzazione del personale precario, anche dei dipendenti di società come quella che gestisce i servizi di prenotazione di visite e interventi per conto dell’azienda sanitaria brindisina.

«Tale processo – spiega Macchia – impone la soluzione di criticità estremamente complesse, in quanto comporta, insieme alla riorganizzazione dei servizi, anche il problema dell’utilizzazione del personale impiegato per tanti anni che si è formato all’interno dell’azienda e che ha raggiunto livelli di professionalità cui sarebbe estremamente negativo rinunciare». I 19 lavoratori in agitazione rientrano proprio nella categoria di chi lavora da anni per l’azienda e rischia di essere tagliato fuori dal processo.

Durante l’assemblea pubblica, sono stati molti i cittadini che hanno solidarizzato coi precari, lamentando anche i disagi e i disservizi che si ripetono con l’attuale gestione del servizio che prevede, allo stato delle cose, l’impiego di personale Asl fuori mansione. In questo quadro prosegue il cammino che porterà alle internalizzazioni, almeno, secondo la Cgil, nelle altre province della regione. «Non è accettabile, infatti, che, per “strane situazioni” e solo a Brindisi, non si stabilizzi il  personale precario esistente all’interno delle società in house, quali i lavoratori del data entry e dello screening, oppure che non si comprenda nel processo di internalizzazione del servizio Cup una parte del personale che ha l’unica colpa di essere stata tenuta in una situazione di precarietà lavorativa assoluta».

La riunione di oggi è servita a tenere alta l’attenzione sulla vicenda ed è solo il primo di una serie di passi messi in cantiere dal sindacato. Giovedì 31, infatti, si terrà, presso la sede della dirigenza Asl di via Napoli, la manifestazione di protesta dei lavoratori. «L’incontro – prosegue Macchia – avrà il seguente obiettivo: definire al più presto il processo di internalizzazione dei servizi sanitari e la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali».

BrindisiOggi

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