Quattro detenuti evadono dal carcere di Avellino, uno è mesagnese

AVELLINO-  Hanno scavato un foro dal bagno della cella e si sono calati con un lenzuolo annodato. Non è la scena di un film,  ma è ciò che è  accaduto  la scorsa notte nel carcere di Bellizzi Irpini, ad Avellino. Dove  quattro detenuti sono evasi dal penitenziario.  Uno di questi è stato catturato, mentre tre sono ricercati, secondo quanto riferisce la Uil Pa Penitenziari, si tratterebbe  di  Cristiano Valanzano, nato a Vico Equense (Napoli), fine pena nel 2028, Salvatore Castiglione, nato a Crotone, fine pena nel 2036 e Fabio Pignataro, nato a Mesagne fine pena nel 2025. Sarebbero stati intercettati dai carabinieri nella zona del potentino a bordo di un’auto rubata. Mentre un quarto è stato catturato sempre a Francavilla in Sinni (Potenza).Si tratta di  Daniele Di Napoli, 28 anni, originario di Taranto, arrestato per furto e rapina, con fine pena prevista per il 2024. L’umo è stato scoperto alla guida di un furgone Fiat Doblò, risultato rubato poco prima, sulla statale 653 “Sinnica”, nei pressi del bar Italia di Episcopia. Il 28enne era da solo su un’auto che è stata bloccata dai Carabinieri del comando provinciale di Potenza, che ora hanno concentrato le ricerche degli altri evasi in tutta la Val d’Agri.   I tre erano sono stati avvistati anche loro in un’auto rubata, durante un inseguimento hanno abbandonato la vettura e sono fuggiti a piedi.  Gli evasi hanno procurato un foro di uscita dal bagno della cella rimuovendo un intero blocco di mattoncini, poi si sono calati con un lenzuolo annodato. Raggiunto il muro di cinta, hanno posizionato un contenitore dell’immondizia sul quale hanno posato alcune pedane che hanno usato come scala. L’agenzia stampa Adnkronos  riferisce che l’episodio è stato comunicato dal Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), “L’interesse primario ora è partecipare attivamente alle ricerche in collaborazione con le altre Forze di Polizia per catturare i fuggitivi, ma questo episodio conferma ancora una volta le criticità del sistema carcere”, dice Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria- Oggi ci sono in carcere 67mila detenuti a fronte di una circa 42mila posti letto, il numero più alto mai registrato nella storia dell’Italia. Bisognerebbe dunque percorrere la strada dei circuiti penitenziari differenziati: ma altrettanto necessaria è una concreta riforma del sistema penale – sostanziale e processuale – che renda più veloci i tempi della giustizia”.

 Brindisioggi

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