Quindici chili di eroina, in manette Di Lauro e quattro albanesi/ Foto e video

BRINDISI15 chili di eroina , divisa in 28 panetti dal valore commerciale di 17 mila euro l’uno,  è quanto sequestrato dagli agenti della Squadra Mobile di Brindisi. In manette finiscono  cinque persone, tra queste un brindisino Teodoro Di Lauro, 56 anni, e quattro albanesi: Mustafa Rusten, 54 anni, Kadri Cami, 66 anni, Ferdinant Shkurti, 49 anni e Avni Ceka, 60 anni.

La droga era appena sbarcata da un peschereccio proveniente dall’Albania attraccato nel porto di Brindisi. L’operazione è scattata ieri pomeriggio allorquando una pattuglia della squadra mobile di Brindisi ha intercettato Teodoro Di Lauro , soggetto già noto alle forze dell’ordine perché accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Di Lauro si trovava a bordo della sua autovettura, una Ford Fiesta, in compagnia di alcuni soggetti dal fare sospetto. Il gruppetto si trovava nei pressi del quartiere Bozzano. Da qui è cominciata un’attività di pedinamento che ha portato gli agenti sino al molo Feltrinelli da dove attraverso le barre un cancello per l’accesso all’area portuale, è stato consegnato un borsone a Di Lauro.

Intuendo la natura della consegna gli agenti sono usciti allo scoperto, hanno bloccato Di Lauro e i quattro uomini che si trovavano nei pressi del molo. Quest’ultimi sono stati identificati immediatamente come passeggeri del peschereccio proveniente dall’Albania, attraccato nel porto di Brindisi due giorni addietro. Mustafa Rusten è stato identificato come comandante del natante. Nel frattempo dentro il borsone appena consegnato a Di Lauro i poliziotti hanno trovato i 28 panetti di eroina perfettamente confezionati.

Mentre in  una perquisizione a casa di Di Lauro, un appartamento al quartiere Sant’Elia è stata rinvenuta una pistola Tocarev, perfettamente funzionante con tanto di munizioni. L’arma era stata nascosta nel cestino della spazzatura. I cinque sono stati così tutti arrestati per traffico internazionale di Stupefacenti, in più per Di Lauro si aggiunge l’accusa di detenzione illegale di arma da fuoco. Di Lauro e i quattro albanesi sono stati rinchiusi nel carcere di Brindisi a disposizione del pm di turno Marco D’Agostino. Proseguono le indagini della polizia per scoprire se Di Lauro abbia altri complici e chi effettivamente fosse destinata tanta droga.  

 

Lucia Pezzuto


 

 

 

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