“Raccogliamo le firme per non abolire l’articolo 18”

BRINDISI-  Contro l’abolizione dell’art 18 dello Statuto dei lavoratori e per l’abolizione dell’articolo 8 dell’ultimo governo Berlusconi. Nasce a Brindisi il comitato unitario provinciale  per la raccolta delle firme su i due quesiti referendari presentati nei giorni scorsi. “Oggi   con l’abolizione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori- spiega il comitato- si rende di fatto complesso e inefficace il  reintegro per  chi viene ingiustamente licenziato, mentre con l’articolo 8 della manovra Berlusconi si  consente ad un azienda in crisi non solo di derogare  ai contratti collettivi nazionali, ma addirittura  alla legge, rendendo i  lavoratori più ricattabili e isolati senza più alcuna forza contrattuale”. La costituzione del comitato referendario rappresenta l’avvio di un iniziativa politica  che, partendo dai quesiti referendari,  si pone  l’obiettivo di  ricostruire intorno al lavoro e ai diritti dei lavoratori un  programma in grado di contrastare le politiche neoliberiste che vedono il lavoro subalterno alle logiche del mercato e dei profitti delle grandi imprese industriali e finanziarie. A questo nuovo movimento aderiscono : Rifondazione Comunista-FDS, Italia dei Valori, Brindisi Bene Comune, Alba, Unione degli studenti, Sinistra Ecologia e Liberta’, Lavoro e Societa’ (Area Cgil), e il consigliere comunale Fusco Roberto. Il prossimo incontro è  stato fissato per mercoledi’ 3 ottobre alle ore 19,30 in via De Gracchi 41 presso il circolo di Rifondazione.

“Sosteniamo- affermano i componenti  del comitato -un principio elementare di democrazia e di giustizia sociale :  Non c’è crisi  che possa giustificare la compressione di tutele e di diritti, al contrario, questi, in uno stato di diritto, possono solo essere allargati al maggior  numero di soggetti possibili”.

Il comitato s’impegna non solo a raccogliere le firme ma a svolgere un azione politica d’ informazione, di discussione e di aggregazione per  svelare  la deriva reazionaria di questo governo  che colpisce tutele e diritti  nel mondo del lavoro,  nella  scuola,  nella sanità,  in nome e per conto del libero mercato e  del  profitto.

 

 

 

 

 

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