Record di multe al semaforo, ad un mese dall’istallazione del Photored sanzionati in 2200

BRINDISI- (Da Il7Magazine) Record di multe al semaforo, ad un mese dall’istallazione del Photored sanzionati in 2mila e duecento. Attraversare gli incroci con il semaforo rosso è sempre un rischio, sia per una questione di sicurezza e sia perché a Brindisi beccarsi la multa è sempre più facile. Ne sanno qualcosa gli automobilisti indisciplinati, ben 2mila e duecento, che nel mese di agosto si sono visti arrivare multe piuttosto salate.   La sanzione, infatti, art. 146 comma 3 del Codice della Strada, per chi “brucia il rosso” va da un minimo di 167 euro ad un massimo di 655 euro; e, nelle ore notturne, ossia dalle 22 alle 7, l’importo va da 200 euro a 646 euro. In più, c’è la decurtazione di sei punti dalla patente di guida. I punti in meno raddoppiano se il contravventore è un neopatentato, cioè chi è in possesso della patente A o B da meno di tre anni. Insomma “son dolori” per chi non rispetta il Codice della Strada e pensa di fare il fare il furbo. E la vita per l’automobilista indisciplinato è diventata ancora più complicata da quando nella città di Brindisi l’amministrazione comunale ha deciso a partire dall’1 agosto di attivare i dispositivi elettronici, Photored, in grado di rilevare e fotografare i veicoli che transitano con il rosso. In particolare i dispositivi cono stati istallati nei pressi di due incroci, considerati maggiormente a rischio, ossia : viale Aldo Moro intersezione via Fosse Ardeatine (direzione viale Aldo Moro); via S. Angelo intersezione complanare ponte S. Angelo (direzione complanare).Tale misura è stata adottata  proprio per aumentare il livello di sicurezza delle strade a forte criticità, disincentivare il transito a velocità sostenuta e far rispettare i limiti previsti dal codice della strada.  Ora la sorpresa è stata che ad un mese dall’istallazione dei dispositivi sono state comminate ben 2mila e duecento multe. Un record , in negativo si intende, che ci mette davanti all’atteggiamento indisciplinato di gran parte degli automobilisti. “Sono cattive abitudini ma non è detto che si tratti solo di brindisini- spiega il comandante della Polizia Locale di Brindisi, Antonio Orefice-  visto che i dispositivi sono collocati in una strada che vede la presenza di diversi uffici pubblici e non è escluso che si tratti anche di forestieri. Le infrazioni vengono rilevate con un software e con l’aiuto anche di immagini video che si attivano un secondo dopo l’accensione della luce semaforica rossa per cui non c’è margine di errore e comunque ad ogni buon conto , al di là dell’attività che viene fatta elettronicamente poi l’attività di accertamento spetta all’organo di polizia stradale e quindi ad un agente della polizia locale”.  I  Photored o Tred, semafori intelligenti, dissuasori elettronici di velocità, autovelox, tudor e sorpassometri. Sono , nel caso di Brindisi photored, sistemi automatici per il controllo delle diverse infrazioni previste dal Codice della Strada quali per esempio il passaggio al semaforo con luce rossa, l’eccesso di velocità, il sorpasso vietato, utilizzati da molte pubbliche amministrazioni. La diffusione in Italia, in particolare, dei così detti “semafori intelligenti” non ha eguali nel resto d’Europa, più modestamente attratta da altre soluzione per la sicurezza stradale (come per esempio la moderazione del traffico, argomento di sicura trattazione in un futuro articolo), e le recenti vicende giudiziarie dimostrano la superficialità con la quale alcune Amministrazioni Pubbliche li hanno installati. I Photored o Tred sono sistemi connessi all’impianto semaforico che, dal momento di accensione della luce rossa e per tutta la sua durata, rilevano il superamento del veicolo della linea d’arresto fotografandone la targa nel momento dell’infrazione e nel momento in cui si allontana dall’intersezione. Nello specifico viene fatta una prima foto dopo che sia scattato il rosso, cioè quando un veicolo attraversa i rilevatori nell’asfalto posti prima della linea di arresto; una seconda foto viene scattata quando lo stesso veicolo attraversa il secondo sensore. La linea di arresto, quindi, funge da spartiacque tra i due momenti in cui il dispositivo entra in funzione (sempre che il semaforo indichi il rosso).   Ora a Brindisi nei prossimi mesi il sistema verrà installato anche in ulteriori incroci semaforici per garantire la massima sicurezza ed evitare gli incidenti generati a seguito di tale infrazione. “L’intenzione dell’amministrazione è quella di estendere il sistema di controllo. Al momento abbiamo quattro apparecchiature che insistono su due intersezioni semaforizzate. L’intenzione è quella di aumentare su almeno altre due intersezioni semaforizzate la presenza di questi apparecchi- conferma Orefice- L’obiettivo è quello anche di responsabilizzare il comportamento degli automobilisti. Il passaggio con il rosso è tra le infrazioni più gravi che ci possa essere dal punto di vista della sicurezza stradale per altro si è fatto anche una campagna di sensibilizzazione e informazione. Perché il nostro obiettivo non è fare molte sanzioni ma ridurre il tipo di infrazione”. E’ utile ricordare che spesso e volentieri il transitare con il semaforo rosso è causa di parecchi incidenti stradali. La città di Brindisi quest’anno ha registrato un altro infelice record , quello per l’appunto degli incidenti stradali, ben 455 in meno di otto mesi, di cui 162 con feriti. Basti pensare che lo stesso numero era stato raggiunto l’anno scorso nel mese di settembre. Tutto questo racconta un aumento spropositato di incidenti stradali , inclusi quelli con esito mortale che dal 1 gennaio scorso sono stati quattro. Tra le cause più diffuse vi è la distrazione e la velocità ma anche il voler a tutti i costi transitare con il semaforo rosso. Le statistiche e i dati raccolti dalla Polizia Locale di Brindisi in merito ai numerosi sinistri stradali hanno consentito di tracciare un quadro piuttosto preciso e dettagliato delle strade urbane maggiormente a rischio. In parole povere, è possibile disegnare la mappa della città indicando quelle vie dove si verificano il maggior numero di incidenti stradali e per questo considerate più pericolose. Non sorprenderà scoprire che la strada con il maggior numero di sinistri è via Appia, una delle arterie principali della città, tra l’altro a scorrimento veloce. La Polizia Locale dall’1 gennaio ad oggi ha rilevato ben 17 incidenti. Non si distaccano di tanto neppure le altre strade principali come via Fulvia  dove ve ne sono stati 13; via Provinciale San Vito sempre 13;  la Strada statale 7 per Taranto anche qui con 13; viale Aldo Moro sempre 13; Via Cappuccini con 11; via Romolo  con 10; via Mecenate  sempre con 10; via Nicola Brandi  sempre 10; via Sant’Angelo con 8; viale Arno  con 8; via Arturo Martini  con 8; Strada statale 613 per Lecce  sempre 8. Lo scorso anno era sempre via Appia a detenere il record dei sinistri stradali con 43 incidenti rilevati dal 1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.  Seguivano  via Fulvia  con 26; via Provinciale San Vito  con 26; viale Aldo Moro con 19; via Romolo  con 17; Strada statale 7 per Taranto con 16; viale Commenda  con 15; Via Cappuccini  con 13; via Sant’Angelo  con 14; via Provinciale per Lecce  con 12; via Pace Brindisina  con 11; via Sicilia con 11; via Tor Pisana  con 10; via Nicola Brandi  sempre con 10. L’istallazione dei Photored è finalizzata proprio a far scendere questi numeri e favorire una maggiore sicurezza per le strade cittadine.

Lu.Pez.

 

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