Relazione sulla salute dei pugliesi: calano le nascite e ci si ammala di più nel Salento

BARI- La popolazione pugliese invecchia, le nascite calano e nonostante il tasso di mortalità sia inferiore alla media nazionale aumentano i decessi per malattie dell’apparato respiratorio e tumore polmonare nel Salento e nell’area metropolitana di Taranto. Questa è la fotografia che emerge dalla relazione sullo stato di salute della popolazione pugliese negli anni 2006-2011, realizzata a cura dell’Osservatorio Epidemiologico della Regione Puglia, presentata questa mattina dall’assessore al Welfare della Regione Puglia, Elena Gentile.
Tra i dati esposti, emblematico è quello che riguarda la natalità. “Il numero medio di figli per donna, in Puglia, risulta essere costantemente inferiore rispetto alla media nazionale.
La Puglia si caratterizza , dicono i dati, per un ricorso eccessivo al parto cesareo; infatti nel 2011, il 45% delle nascite è avvenuta con parto cesareo (media nazionale 38%)”.
Non solo : “Il tasso di abortività è più elevato rispetto alla media nazionale e passa da 9,1 per 1000 donne in età feconda nel 2007 a 8,2 per 1000 donne nel 2011. Il 9% degli aborti riguarda donne di cittadinanza straniera. Esiste un importante problema di offerta dei servizi per la tutela della genitorialità responsabile; infatti è aumentato negli ultimi anni il numero di ginecologi obiettori, che è passato dal 79,9% nel 2007 all’83,6% nel 2011. Inoltre in alcune ASL, come la ASL Bari, l’offerta pubblica di servizi per l’interruzione volontaria di gravidanza risulta carente, con conseguente migrazione delle donne verso le strutture private”.
A questo proposito l’assessore Gentile ha annunciato l’imminente apertura di tre centri MPA, centri per la procreazione assistita, a Nardò , Corversano e Foggia.

Sullo stile di vita dei pugliesi è emerso: ” Il 47% dei pugliesi di età compresa tra 18 e 69 anni risulta in sovrappeso o obeso; tale dato è superiore rispetto alla media nazionale (42%). Il 38% dei pugliesi non pratica attività fisica e può essere definito “sedentario” e anche questo dato è peggiore rispetto alla media nazionale (30%).  Il 29% dei Pugliesi è fumatore (dato sovrapponibile rispetto alla media nazionale) mentre la proporzione di bevitori a rischio in Puglia (12%) è inferiore rispetto all’Italia (17%)”.

 Lu.Pez.

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