Ricercato per sequestro di persona beccato ad Ostuni, nei guai altre 3 persone

OSTUNI – Un arresto e 4 denunce è il bilancio delle operazioni messe a segno dagli agenti del Commissariato di Ostuni, al comando del dottor Gianni Albano.

Durante i servizi dedicati alla prevenzione e repressione di furti e rapine nel centro di Ostuni, una pattuglia della Giudiziaria e le Volanti del Commissariato, percorrendo Corso Mazzini, hanno notato un’autovettura sospetta: a bordo della vettura, scura, 4 soggetti con indosso occhiali da sole e cappellini. Gli agenti hanno immediatamente considerato i 4 stessero per commettere un reato. Con cautela, poiché si temeva potessero avere armi a bordo, ben 3 auto del Commissariato si sono poste sui due lati del corso. L’auto sotto controllo si erra parcheggiata dinanzi ad un negozio, ma è stata chiusa da una vettura civetta per evitare che potessero fare retromarcia. I poliziotti hanno fatto scendere dall’auto i 4, sottoponendoli a perquisizione personale e dell’auto: ritrovati grossi cacciaviti, torce, nastro isolante nonché tutto l’armamentario tipico per lo scasso di proprietà private. I fermati, privi di documenti, sono stati condotti in commissariato: si tratta di A.G., 28enne serbo residente a Roma; G.M., 30enne serbo residente a Cisterna di Latina; R. J., 30enne croato residente a Bitonto e C.J., serbo di 19 anni residente a Cisterna di Latina.

A carico dei 4, già pendevano diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, in particolare furti e rapine, essendo stati “pizzicati” innumerevoli volte.

Il 28enne serbo A.G. era ricercato perché, in concorso con altri 2 soggetti, anch’essi ricercati, si era reso responsabile di sequestro di persona e violenza privata, commessi su una minore incapace, episodio avvenuto in una struttura d’accoglienza di Frosinone nel settembre 2015. Dopo aver picchiato la responsabile della struttura, l’uomo avrebbe preso una minorenne e l’avrebbe portata con sé in auto contro la sua volontà. Un’azione veloce e decisa che aveva scatenato la paura di sapere in fuga un pericoloso e determinato criminale, capace di inaudita violenza. Sull’uomo, quindi, pendeva un provvedimento restrittivo: ordine di cattura emesso nell’ottobre 2015. Per 8 mesi, A.G. era sfuggito all’arresto, ma la sua corsa si è fermata a Ostuni: l’uomo è ristretto in un’adeguata struttura di contenimento di Fasano, come disposto dall’Autorità giudiziaria, ponendo così fine alla sua fuga e latitanza.

I 4 sono stati denunciati a piede libero per possesso ingiustificato di grimaldelli e di cose ed oggetti atti ad offendere ed il G.M. anche per non aver lasciato l’Italia, a seguito di un decreto di espulsione dell’agosto 2015. Al 19enne J.C. è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dal G.I.P. del Tribunale dei Minorenni di Torino per rapina e guida senza patente.

Per tutti e 4 gli stranieri si è predisposto l’iter per l’emissione di un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Ostuni.

Il tempestivo intervento compiuto da personale della Polizia di Stato di Ostuni, coordinati sul campo dal Sostituto Commissario Rocco Furone, ha permesso di evitare che potessero essere portati a compimento cruenti episodi criminosi all’interno della cittadina ostunese, evitando sul nascere la possibilità della commissione di furti e rapine, assicurando altresì alla giustizia l’arrestato che si era reso autore di un efferato crimine ai danni di una minorenne, sequestrata e privata della sua libertà di autodeterminazione, creando così un forte allarme sociale nell’hinterland romano e nazionale.

BrindisiOggi

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