Riciclaggi, dissequestra la Scommendo srl: “per il tribunale nessun collegamento con Prudentino”

CEGLIE MESSAPICA- Era stata sequestrata a marzo scorso a seguito di una vasta operazione della Guardia di finanza di Brindisi su disposizione della Dda di Lecce, tra le accuse riciclaggio e rimpiego di denaro di provenienza illecita in centri scommesse.  Dopo sei mesi il la società  Scommettendo srl  è stata dissequestrata. Lo ha stabilito il tribunale di Brindisi, il 17 settembre scorso che ha revocato la misura dell’amministrazione giudiziaria, disponendo il dissequestro e la restituzione dei  beni agli amministratori e soci   Angelo Antonio Caliandro e  Donato Nigro, entrambi difesi dagli avvocati Agnese Guido e Massimo Murra.
“All’esito indagini- si legge in una nota inviata dalla società- il Tribunale collegiale di Brindisi, ha ritenuto che non sussistono le condizioni per disporre il rinnovo del provvedimento di amministrazione giudiziaria ovvero la confisca dei beni in sequestro”.

“Il Tribunale- continua la nota- ha motivato la propria decisione ritenendo che  “risulta fuori discussione che la Scommettendo sia stata costituita e gestita dai due soci Nigro e Caliandro con risorse di lecita provenienza… e che nessun collegamento di carattere economico con  Albino Prudentino né con altri soggetti appartenenti alla criminalità mafiosa è stato neppure ipotizzato dagli inquirenti. Tanto basta per escludere che il patrimonio aziendale costituisca il frutto ovvero il rimpiego di capitali appartenenti ai soggetti indicati nell’art. 34 comma 2 del decreto antimafia” “

Al contrario invece-  fanno sapere dalla società-  secondo la relazione dell’amministratore giudiziario Donato Pezzuto  emerge il profilo di una società sana con potenzialità espansiva grazie  alla efficiente gestione aziendale.

Il sequestro era avvenuto il  4 marzo scorso, l’operazione coordinata dalla Dda di Lecce portò all’arresto di 19 persone e 27 soggetti indagati.  Tra i reati riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, emissioni fatture per operazioni inesistenti. Nel mirino finì il centro scommesse Scommettendo srl che fu ritenuta società vicina al boss ostunese Albino Prudentino.  

BrindisiOggi

 

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