Rocco Papaleo va in “onda” al Teatro Verdi

BRINDISI- Rocco Papaleo va in “onda” al Teatro Verdi. Lo spettacolo, in scena giovedì 1 dicembre alle ore 20.30, ripropone il repertorio musicale e la mappa umoristica dell’interprete lucano, ma la “navigazione” della sua «Buena onda» promette mille e più avventure. Rocco Papaleo è quello che può essere definito un talento “poliedrico”; con la «Buena onda» – in programma al Teatro Verdi di Brindisi giovedì 1 dicembre (ore 20.30) – torna al primo amore, il teatro, dopo l’uscita del suo ultimo film, «Onda su onda», in cui è tornato a far coppia con Alessandro Gassmann. Dell’ultima opera cinematografica «Buena onda» è praticamente uno spin-off, scritto dallo stesso sceneggiatore (Valter Lupo, che cura anche la regia) e con Papaleo nei panni dello stesso personaggio, un cantante jazz da crociera, per certi versi suo alter ego. Gegé Cristofori, questo il suo nome, interpreta le canzoni del repertorio di Papaleo nel viaggio dell’ipotetica «Buena onda», la nave da crociera su cui viaggiano i protagonisti.

Gegé è un entertainer di professione, mai baciato dal successo vero, malinconico artista del Sud che si guadagna da vivere con la sua arte e con i compromessi che chi sceglie questa vita bellissima e dura conosce, con quel pizzico di ironia che salva la vita sempre. La «Buena onda» naviga e fa da cornice alle sue dispute irresistibili con il comandante, interpretato da Giovanni Esposito, aspirante attore che non ha avuto il coraggio di affrontare le insidie della vita da teatrante preferendo l’andar per mare. Ma in fondo è rimasto un affabulatore cantastorie e menestrello marino, nascosto dalla divisa che spesso dà sicurezza a chi ne sarebbe altrimenti sprovvisto.

Tra un appunto e un rimbrotto, affiora come uno scoglio poderoso la musica della band «Gli incompresi». Ma la vita su una nave da crociera, si sa, non è tutta rose e fiori. Il comandante non ha solo la responsabilità di incrociare le rotte prestabilite, ma ha anche l’ingrato compito di vigilare sull’intrattenimento, preoccupandosi che i passeggeri trascorrano momenti spensierati. E così, se il cantante e la band si convincono di proporre solo canzoni in dialetto lucano e pezzi jazz dai toni melanconici, la situazione diventa problematica. Lo spettatore-passeggero assiste ai continui scambi tra l’ansioso comandante, preoccupato di soddisfare l’armatore, e Gegé, cantante disilluso e amante di citazioni letterarie velate da un pessimismo sarcastico.

Non ci sono solo navi da crociera in stile «Love boat» in questo spettacolo: navigando con la «Buena onda» lo spettatore può cogliere tutti gli aspetti ironici e amari della vita in mezzo al mare. Il cantante e il comandante sono molto simili, e anche se i rispettivi ruoli li portano a scontrarsi, si rispettano e nel corso della navigazione arrivano a diventare amici.

La coppia formata da Rocco Papaleo e Giovanni Esposito alterna spazi di comicità ad altri di riflessione. Il testo, ben scritto, semplice e fluido, crea empatia con il pubblico e annulla sin da subito la distanza tra gli attori in scena e la platea. La musica, comunque, più delle parole è la vera protagonista della messinscena. Suonata in maniera talentuosa ed efficace dalla band (Francesco Accardo alla chitarra, Jerry Accardo alle percussioni, Guerino Rondolone al contrabbasso e Arturo Valiante al pianoforte), rende omaggio al genere del teatro-canzone, oggi raro come un rifugio in mezzo al mare.

La nave, luogo dove si svolge l’azione dello spettacolo, diventa il simbolo di una vita in bilico, sospesa, lontana dagli affetti cari , quel mondo femminile che resta lontano, in disparte, chiuso nei cuori degli uomini di mare. L’aria che si respira è quella del Sud, passionale come un forte vento caldo che soffia con le canzoni in dialetto che si alternano durante tutto lo spettacolo. Lo show corre veloce, come su un mare calmo che non provoca malori ai passeggeri, tutti seduti e attenti a seguire le traiettorie di un cast che porta in scena uno spettacolo denso di emozioni, come sempre il grande teatro sa fare.

 Si comincia alle ore 20.30
Durata dello spettacolo: un’ora e 50 minuti con intervallo (dopo 50 minuti)
Ingressi da 18 a 25 euro (ridotti da 16 a 22 euro); studenti al di sotto dei 25 anni 10 euro; ragazzi fino a 12 anni e gruppi scolastici di minimo 15 studenti 6 euro
Biglietteria online http://bit.ly/2fEOAhJ

Tel. (0831) 229230 – 562554

BrindisiOggi

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