Rudere nel Cesare Braico, il Comune non ha soldi ma il governo stanzia i fondi per demolire gli immobili a rischio

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI- Rudere nel Cesare Braico, il Comune dice di non aver i soldi per buttarlo giù e bonificare l’area ma il governo mette a disposizione i fondi per demolire gli immobili a rischio. E’ la vergogna del parco Cesare Braico, quel rudere abbandonato da anni oramai diventato luogo di spaccio e di violenza, eppure nessuno fa nulla. L’amministrazione comunale di Brindisi dopo aver pubblicato una ordinanza di abbattimento circa tre anni fa  e aver tentato di murare gli ingressi l’anno scorso sembra essersi arresa. Ci vogliono parecchi soldi per eliminare il mostro a due piani e quei soldi il Comune non li ha. Ma lo scorso dicembre  il Ministero dell’Interno ha adottato una incisiva azione di contrasto ai luoghi degradati .  Il 19 dicembre è stato firmato dai ministri dell’Interno e dell’Economia e delle Finanze decreto interministeriale che disciplina la ripartizione del Fondo per la sicurezza urbana. Le risorse del Fondo possono essere utilizzate tra le altre cose per la messa in sicurezza e riqualificazione delle aree degradate connotate da una maggiore incidenza di fenomeni criminali e da particolari rischi per la tutela della sicurezza urbana, e ancora interventi urgenti dei sindaci per la messa in sicurezza d’ufficio degli immobili abbandonati o sgomberati,  che rappresentino un pericolo per l’incolumità pubblica e per prevenire o eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana. Si tratta di 2 milioni di euro per il 2018 e 5 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020. Chissà che qualcuno a palazzo di Città non colga questa bella opportunità e finalmente decida di affrontare di petto questa situazione. Finalmente il Braico potrebbe recuperare la sua dignità e il cittadino riavere un bene di cui in questo momento gode solo a metà.

BrindisiOggi

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