Sanità, pronti a chiudere l’Utin del Perrino, Pediatria a Francavilla e i tre Punti di Primo Intervento

BRINDISI- Sanità, pronti a chiudere l’Utin del Perrino, Pediatria a Francavilla e i tre Punti di Primo Intervento a Ceglie, Cisternino e San Pietro Vernotico. Questa la proposta del commissario straordinario della Asl di Brindisi , Giovanni Gorgoni, avanzata questa mattina durante la riunione in Regione con l’assessore alla Sanità , Rocco Palese. Nella  provincia di Brindisi gli ospedali non sono più in grado di garantire l’assistenza in tutti i reparti, la cronica carenza di personale medico ha determinato lo sfascio della sanità. Stamattina Palese aveva chiesto ai direttori generali delle Asl di presentare una proposta di piano straordinario per affrontare la stagione estiva, una stagione in cui notoriamente i reparti ed in particolare i Pronto Soccorso registrano un aumento esponenziale delle presenze tra residenti e turisti.  La soluzione per il commissario straordinario della Asl è quella di accorpare i reparti cercando di ottimizzare le risorse. Di fatto con le chiusure già in corso e quelle programmate per l’estate l’ospedale Perrino sarà ulteriormente congestionato senza considerare che per l’Utin non vi sono alternative se non trasferire i piccoli pazienti in altre province con tutti i rischi del caso. Allo stato attuale la fotografia degli ospedali brindisini è a dir poco desolante. Ad Ostuni è stato chiuso il reparto di Ortopedia , Chirurgia generale, a Francavilla chiusa Ostetricia e Ginecologia , presto anche Pediatria ed infine a Brindisi il Perrino si avvia alla chiusura dell’Utin , senza dimenticare il Pronto Soccorso in stato di emergenza. A tutto questo si aggiunge anche la prossima chiusura del PPIT, i punti di primo intervento , questo vuol dire che anche in caso di piccoli traumi i pazienti dovranno far riferimento al Perrino di Brindisi.

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Il collasso della sanità pugliese e il buco economico che si è creato, sono da attribuire in primis agli ultimi presidenti della Regione Puglia, nel caso specifico di Brindisi poi, credo proprio che sia dipeso molto anche dai vari direttori in carica, parlo del direttore Generale, quello amministrativo e sanitario, degli ultimi anni. Ovviamente antecedenti il 2022. Una gestione della cosa pubblica a dir poco sconcertante!!!!

  2. Siamo veramente alla frutta!!!
    Adesso tutti quelli che sono prnti a fare casino per una squadra di calcio e rompere tutto, perchè non scendono in piazza per bloccare la città??

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