Scarichi a Torre Guaceto, domani sopralluogo del tecnico del ministero. Sabato sit-in di protesta

BRINDISI/CAROVIGNO – La vicenda degli scarichi del depuratore consortile di Carovigno all’interno dell’oasi di Torre Guaceto continua a tenere banco nell’agenda delle istituzioni locali.
Domani è previsto un sopralluogo all’interno dell’area da parte di un tecnico del Ministero dell’Ambiente, che sarà accompagnato dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Brindisi, Pasquale Luperti, dal sindaco di Carovigno Mimmo Mele e dal vicesindaco con delega all’Ambiente Annamaria Saponaro, dal Comandante della Capitaneria di Porto Mario Valente, allo scopo di verificare quello che è lo stato dei luoghi.
E nel frattempo, anche la società civile si mobilita. Dopo il lancio della petizione per bloccare lo scarico del depuratore e realizzare una condotta sottomarina a tutela della biodiversità, è stata organizzata per sabato alle 15 un sit di protesta presso Punta Penna Grossa.
“A seguito degli incontri paralleli svolti il 30 settembre – è scritto nella nota inviata dal Comitato per la difesa di Guaceto -, nella sede Cobas di Brindisi e nella borgata di Serranova finalizzati alla costituzione di un comitato comune in difesa della nuova e concreta minaccia alla salvaguardia della difesa di Torre Guaceto, è stata indetta per sabato 4 ottobre una manifestazione di protesta presso Punta Penna Grossa a partire dalle ore 15 contro la decisione di scaricare la fogna di tre Comuni (Carovigno, San Vito dei Normanni e San Michele Salentino) nella Riserva statale di Torre Guaceto”.
Sono previsti anche diversi eventi all’insegna dell’aggregazione come “laboratori per bambini, musica ed altro ancora secondo un programma che sarà in continuo aggiornamento in questi giorni, come è uso fare in quella che è una delle più importanti tra le 27 aree marine protette d’Italia, punto di riferimento del turismo europeo, candidata a rappresentare il mare d’Italia nella prossima EXPO 2015 e ora minacciata gravemente da un atto miope, inutile e prepotente”.
Il Comitato, al tempo stesso, mira a richiamare quanta più gente possibile: “gruppi attivi, artisti, cittadini”. I contatti sono sulla pagina Facebook del comitato, oltre all’indirizzo mail giulemanidatorreguaceto2014@gmail.com).

La nota punta perciò il dito contro “uno scarico fognario in piena Area Marina Protetta, un finale della storia completamente sbagliato e disastroso per uno degli ultimi tratti di costa rimasti protetti e naturali del territorio del Sud della Puglia”, accomunando a questo anche alla decisione “dell’impianto di compostaggio previsto a Serranova, naturale retroterra di Torre Guaceto, mentre il luogo naturalmente portato ad accogliere impianti industriali di questo tipo dovrebbero essere le zone industriali e non una zona ad alta vocazione turistica e ricettiva” .

Il Comitato, infine, auspica che si dia spazio a “soggetti e progetti che hanno costruito una buona pratica di ecocompatibilità nella Riserva di Torre Guaceto”.

F.Tr.

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