Scontri al termine della partita di calcio, divieto alle manifestazioni sportive per otto tifosi

BRINDISI- Emessi dal Questore di Brindisi Annino Gargano otto provvedimenti di divieto alla partecipazione a manifestazioni sportive.

I fatti si riferiscono all’incontro di calcio, valevole quale play off del campionato regionale di promozione, disputatosi nel maggio scorso in campo neutro   presso lo stadio comunale di San Pancrazio Salentino fra le compagini di Campi Salentino e Taurisano, per consentire ad entrambe le tifoserie di assistere serenamente all’importante gara.

Al termine dell’incontro si registravano da parte dei tifosi comportamenti antisportivi anche violenti che, nonostante le misure di sicurezza predisposte, erano rilevanti sotto il profilo dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica.

Infatti, pochi minuti prima della fine del secondo tempo supplementare, in conseguenza della mancata realizzazione di un rigore da parte della squadra del Taurisano, si verificava una prima accesa discussione tra i componenti delle panchine che induceva il direttore di gara ad espellere l’allenatore del Campi.

Terminata la partita con la vittoria della squadra del Campi, un importante numero di ultras del Taurisano, con atti di estrema violenza e con ripetute spinte, sfondava il cancello di accesso al terreno di gioco facendo ingresso in campo con l’intento di venire al contatto fisico con la dirigenza ed i calciatori della compagine avversaria.

Solo il tempestivo intervento della Forza Pubblica riusciva a contenere la furia violenta di questi facinorosi, che comunque aveva provocato una serie di tafferugli e aggressioni.

Successivamente, le puntuali indagini svolte dai Carabinieri hanno consentito di individuare ed identificare buona parte di coloro che si erano resi responsabili di tali comportamenti: alcuni venivano quindi deferiti all’autorità giudiziaria, altri segnalati al Questore per le conseguenti valutazioni di carattere amministrativo.

L’istruttoria, esperita dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, ha poi permesso di verificare come alcuni di loro fossero recidivi in comportamenti violenti connessi allo svolgimento di competizioni sportive, con la conseguente emissione dei provvedimenti inibitori dell’accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), articolata e modulata seguendo criteri di progressività e maggiore fermezza verso coloro che avevano assunto atteggiamenti particolarmente aggressivi e pericolosi nonché reiterati.

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